Giuseppe Candela: "Le piccole aziende resistono, ma si va verso un aumento dei pezzi" - Le Cronache
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Giuseppe Candela: “Le piccole aziende resistono, ma si va verso un aumento dei pezzi”

Giuseppe Candela: “Le piccole aziende resistono, ma si va verso un aumento dei pezzi”

di Monica De Santis

La guerra in Ucraina e l’aumento del prezzo del carburante e dell’energia elettrica stanno mettendo in ginocchio le grandi aziende, ma anche le piccole aziende a conduzione familiare, che presto si vedranno costrette anche loro ad aumentare i prezzi dei prodotti. A spiegare la situazione è Giuseppe Candela, titolare di un’azienda agricola di Buccino. Il signor Candela produce farina, pane, biscotti, uova e olio. Una piccola azienda a conduzione familiare che ad oggi non risente ancora degli effetti provocati dalla guerra, ma la situazione, se non vi saranno modifiche, presto cambierà… “Al momento risentiamo solo dell’aumento dei prodotti che dobbiamo comprare per forza, come il gasolio – spiega il signor Candela – o i contenitori per l’imbottigliamento dell’olio, o altri tipi di contenitori. Invece per i nostri prodotti reali come la farina o l’olio, visto che la nostra è un’azienda a conduzione familiare, riusciamo ancora a contenere i prezzi”. Giuseppe Candela spiega che le difficoltà si iniziano a vedere quando si partecipa ai mercati… “Per andare nelle varie città dobbiamo comunque mettere il gasolio nei nostri mezzi. E se prima si spendeva uno ora spendiamo due, quindi diminuisce il nostro guadagno perchè aumentano le spese. Ora i prezzi dei prodotti non li abbiamo aumentati. Non è ancora il momento, ma se la situazione non rientra e va verso il peggioramento, saremo costretti anche noi a rivedere il costo dei prodotti che vendiamo”. L’agricoltore di Buccino spiega che la fortuna della sua azienda, come di molte altre piccole aziende sta nella produzione di tutte le materie prime che gli consentono di produrre poi il prodotto finale… “Noi produciamo anche uova e fortunatamente non dobbiamo comprare il granturco per le galline perchè lo produciamo noi, se non fosse così, allora sarebbe un problema. Il problema vero è che in passato a noi agricoltori ci hanno messo in condizioni di non produrre per i costi troppo alti. Quindi quei piccoli produttori come me, che si trovano seminato il grano perchè si sono messi in testa di trasformarlo e allora riesco anche a guadagnare, chi non ha la stessa fortuna ora si ritrova senza guadagno se vuole mantenere gli stessi prezzi”. Sull’emergenza olio, che sta vedendo una vendita centellinata in alcuni supermercati del nord il signor Candela spiega… “Di olio ne abbiamo in Italia, anche se per accordi politici, una buona fetta viene importato, non abbiamo grossi problemi sull’olio d’oliva o extravergine. Forse sull’olio di semi tra poco si potrebbero avere dei problemi. Diciamo che questo potrebbe favorire le piccole aziende come la mia che potrebbero vendere più olio di oliva ed extravergine e potrebbe da un lato far tornare gli italiani ad apprezzare il vero olio da tavola e da cucina. Il vero problema sono le politiche comunitarie che hanno reso possibile tutte queste sceneggiate. In Italia abbiamo tanti di quei terreni abbandonati, perchè come dicevo ci hanno messo in condizione di non produrre, che oggi potrebbero essere degli ottimi campi di grano e quindi ora potevamo non avere neanche problemi sulla farina”.