di Arturo Calabrese
Come in tante zone della provincia di Salerno, si vive una vera e propria emergenza legata alla criminalità. Furti e rapine sono ormai all’ordine del giorno: case private e pubbliche attività vengono sistematicamente prese di mira dai ladri e la cittadinanza non si sente al sicuro.
Non è esclusa da questa ondata la comunità di Albanella, dove sono numerosi i casi che ci sono concretizzati negli ultimi tempi. Una vicenda che ha fatto scoppiare la polemica anche tra minoranza e maggioranza con questa ultima che corre ai ripari dopo le recriminazioni dei cittadini.
«Abbiamo sollevato delle legittime osservazioni sul problema sicurezza nel nostro Comune. Arriva, poi, la presa di posizione del vicesindaco, diffusa da un sito di notizie locali, che ci lascia alquanto basiti – le parole dell’esponente in consiglio di Uniti per Cambiare Aldo Guarracino – un vicesindaco che, a quanto pare, ha ricevuto anche la delega alla comunicazione, non dà risposte concrete alla preoccupazione della comunità, ma si limita a dichiarare che “l’amministrazione ha attenzionato la problematica”, che “non ci sono risorse” e che ad Albanella “non c’è mai stato un corpo di polizia municipale”.
Ci chiediamo se il vicesindaco stia parlando di un altro comune! Vogliamo ricordargli, perché forse non lo sa – aggiunge – che ad Albanella, ai tempi del comandante Carmine Di Filippo, esisteva un’organizzazione di polizia municipale con sei o sette agenti. E ricordiamo bene anche come sia iniziata la sua progressiva estinzione. Lo chieda in giro, vicesindaco, lo chieda anche al sindaco! E gli chieda pure se questa era la sua idea di “Piccola Svizzera”!
Per quanto riguarda la mancanza di risorse, riteniamo che questa non possa essere una giustificazione accettabile. Il compito di un’amministrazione è tutelare la sicurezza, l’incolumità e la salute dei cittadini. Le risorse si trovano, così come si sono trovate per attività sicuramente utili, come le festicciole nel bosco incantato, ma non così prioritarie come la sicurezza pubblica. Smettiamola con dichiarazioni di facciata sommate al nulla: servono azioni concrete! I cittadini hanno diritto a risposte serie e a un territorio sicuro». L’emergenza sull’intero territorio è palese: non c’è un comune dove i furti sono maggiori. È una criticità che riguarda tutti, indistintamente.
Ciò che ad Albanella ha fatto indignare, però, sono state le parole del vicesindaco Pasquale Mirarchi che ha di fatto derubricato il problema e si è giustificato con quello che è divenuto un mantra per gli amministratori salernitani e cioè l’assenza di danaro nelle casse comunali.
A Battipaglia ed Eboli, rimanendo nella Piana del Sele, c’è chi invoca la presenza dell’esercito e le cose non vanno meglio ad Agropoli, dove a poco servono le videocamere di sorveglianza, stando ai furti messi a segno da ignoti ladri che sono riusciti a dileguarsi.