Fuorni, "I detenuti hanno in mano il carcere" - Le Cronache Ultimora
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Fuorni, “I detenuti hanno in mano il carcere”

Fuorni,  “I detenuti hanno in mano il carcere”

di Erika Noschese

Un fine agosto e un inizio di settembre all’insegna della violenza e della tensione nella Casa Circondariale di Salerno, a Fuorni. A lanciare l’allarme è Emilio Fattorello, consigliere nazionale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), che denuncia una serie di aggressioni e incidenti che gettano un’ombra sulla sicurezza del penitenziario, dipingendo un quadro di “caos” e di “terra di nessuno”. UNA SEQUENZA DI AGGRESSIONI La cronaca degli eventi, così come riportata dal sindacato, è un susseguirsi di episodi preoccupanti. La spirale di violenza è iniziata il 30 agosto, quando un infermiere è stato aggredito con un pugno da un detenuto, reo di aver semplicemente rispettato le regole. Il giorno successivo, il 31 agosto, lo stesso detenuto, “sicuro della propria impunità”, ha colpito un assistente di sezione. La tensione è poi salita ulteriormente il 4 settembre. Un gruppo di detenuti della famigerata Prima Sezione 3° Piano B, dopo aver ricevuto contestazioni disciplinari, ha protestato rifiutandosi di rientrare nelle proprie celle. La protesta, caratterizzata da arroganza e insulti, ha portato i detenuti fino alla rotonda d’ingresso, diretti verso l’ufficio del comandante. Solo grazie al pronto intervento del comandante e del personale presente, i manifestanti sono stati fatti desistere. Gli episodi di violenza non si sono fermati. Il 5 settembre, un assistente è stato aggredito subendo lesioni che hanno richiesto cure al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona, dove gli sono stati diagnosticati 5 giorni di prognosi. L’escalation ha toccato un nuovo picco il 10 settembre. In infermeria, descritta come “terra di nessuno”, un detenuto ha tentato di aggredire un operatore del 118, chiamato per un ricovero. Nel parapiglia che ne è scaturito, il medico di guardia è rimasto contuso alla testa a causa della caduta di un’asta per flebo, e anche un ispettore è stato ferito. L’agente che è riuscito a contenere il detenuto esagitato ha riportato a sua volta delle contusioni, con una prognosi di 5 giorni. DRONE E GESTIONE DEL PERSONALE Oltre alla violenza interna, si aggiunge un altro elemento di inquietudine: la sera del 10 settembre è stato avvistato un drone che sorvolava il perimetro del carcere, un evento che, secondo l’OSAPP, è “ormai di routine”. Questo fatto solleva seri interrogativi sulla sicurezza perimetrale della struttura, lasciando intendere possibili tentativi di introduzione di materiali illeciti. Secondo il sindacato, questa situazione di “caos” è aggravata dalla critica gestione del personale di polizia penitenziaria. Il personale, descritto come “anziano, stanco, demotivato e abbandonato”, rimpiange la precedente direzione e attende con urgenza l’arrivo di un direttore titolare che possa ripristinare ordine e disciplina. LA RICHIESTA DI INTERVENTO Di fronte al “perdure silenzio” dell’amministrazione, l’OSAPP ha deciso di agire. Il consigliere Fattorello ha annunciato che, nell’esclusivo interesse del personale e della sicurezza, chiederà un’udienza al Prefetto e al Procuratore di Salerno. L’obiettivo è presentare un “dettagliato report” degli eventi per tutelare la legalità e la sicurezza nella struttura, sottolineando come la situazione rientri nella sfera dell’ordine pubblico.