Fsc, De Luca si rivolge al Tribunale. “Querelo Fitto per diffamazione” - Le Cronache
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Fsc, De Luca si rivolge al Tribunale. “Querelo Fitto per diffamazione”

Fsc, De Luca si rivolge al Tribunale. “Querelo Fitto per diffamazione”

Continua lo scontro tra De Luca e il governo nazionale. L’ultimo atto compiuto dal presidente di Palazzo Santa Lucia che ha annunciato di procedere per le vie legali contro il ministro Fitto dopo le sue dichiarazione in merito allo sblocco dei fondi di coesione. «Ho dato mandato agli uffici regionali di sporgere querela per diffamazione nei confronti del ministro Fitto e di alcuni organi di stampa, per le affermazioni false e calunniose diffuse ieri in merito alla vicenda dei Fondi Coesione – ha dichiarato il governatore – Il ministro – dopo un oltre un anno e mezzo di tempo perso fra verifiche, controverifiche, richieste di chiarimenti, richieste di integrazioni, richieste di precisazioni pretestuose, immotivate ed arbitrarie – non avendo più nessun argomento con cui giustificare la sua clamorosa inconcludenza ed il suo ostruzionismo, ha adottato la strategia della confusione, della falsificazione, dei pretesti infiniti. Non è il caso di sottrarre più tempo al nostro lavoro. Non avendo il ministro mai avuto il coraggio di misurarsi in un confronto pubblico, non c’è altro da fare che rivolgersi alla magistratura, in attesa che il ministro stesso dia attuazione alla sentenza del Tribunale Amministrativo della Campania, che gli ha assegnato 45 giorni di tempo per concludere l’accordo di coesione con la Regione. Tutto il resto è fumo». Parole che non innescato la dura reazione dell’opposizione: «Ancora una volta De Luca non risponde nel merito e annuncia denunce contro tutti. E’ ormai alle battute finali», ha dichiarato il deputato campano di Fratelli d’Italia Imma Vietri commentando la decisione del governatore della Campania di voler sporgere denuncia contro il Ministro Fitto e alcuni organi di stampa in merito alla vicenda dei Fondi Coesione e Sviluppo. «Quando è in difficoltà l’unica strategia che sa adottare è quella degli insulti. Sono innumerevoli, infatti, gli attacchi personali contro il Presidente Meloni, il Ministro Sangiuliano, e tutti i membri della compagine di governo definiti “disturbati mentali”, “conigli”, “farabutti”. Il suo delirio di onnipotenza – aggiunge Vietri – è preoccupante e non ha confini. Lo dimostra tutti i giorni con le sue azioni megalomani, come quella di tappezzare le città, a spese dei cittadini, con manifesti contro il Governo oppure di sporgere querele contro il Ministro Fitto e le testate giornalistiche. Il suo ego è talmente sproporzionato che dimentica, nonostante il ruolo istituzionale che ricopre, di rappresentare tutti i campani, i quali ogni giorno vengono messi alla mercé delle cronache nazionali a causa delle sue sceneggiate ridicole e volgari». Sulla stessa linea anche Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania: «De Luca denuncia Fitto? A quando la dichiarazione di guerra all’Italia? Povero governatore… che  oltretutto non può contare neppure su un’adeguata assistenza psicologica a causa delle condizioni in cui ha ridotto la sanità nella nostra regione», ha aggiunto. Parla di liquidazione politica e istituzionale il Senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania: «Il Governatore passa il tempo a fare l’attacchino di manifesti a spese dei campani, a fare le dirette contro il Governo anziché lavorare, a insultare il Presidente del Consiglio e i Ministri quotidianamente, ad annunciare denunce a destra e a manca che sono la morte della politica e delle Istituzioni, che dovrebbero collaborare per l’interesse dei cittadini. È evidente che quando hai problemi con tutti significa che il problema sei tu: per De Luca, dal suo partito fino al Governo, non c’è nessuno capace a eccezione della sua persona. Nel panorama politico italiano per De Luca c’è solo De Luca. I fatti non dicono questo anzi dicono che De Luca per risultati dopo nove anni di governo della Campania è il più scadente. Lamentava i ritardi del Governo nazionale sul Fondo di Sviluppo e Coesione e poi non aveva neanche i progetti pronti – ha detto Iannone – Capace di fare solo piazzate in cui inveiva anche contro le Forze dell’Ordine, invitandole a caricarlo per fare il martire. Si sente in liquidazione politica e vuole fare gli ultimi giorni di Pompei. Come sempre a danno dei cittadini di cui se ne infischia».
Il coordinamento regionale della Lega Campania chiama in causa, invece, l’Anci e il suo presidente Carlo Marino , dopo la manifestazione di protesta a Roma dello scorso febbraio: «A leggere il ministro Fitto sulla polemica circa i fondi di coesione riguardanti la regione Campania, emergono due dati di granitica certezza: la totale malafede del governatore campano,Vincenzo De Luca, e l’acritica adesione alla sua “sceneggiata romana” da parte di Anci Campania.Al presidente di Anci,Carlo Marino, sarebbe bastata un pó di attenzione in più nella valutazione della corrispondenza in corso tra regione e ministero per evitare di farsi trascinare nella indegna gazzarra innescata da De Luca – hanno detto – Purtroppo così non è stato e Marino si è  lasciato ingenuamente strumentalizzare. Più cauto è stato, invece, il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi che, puntando sul civile dialogo istituzionale, ha riconosciuto come il governo abbia assicurato alla città maggiori fondi e nessun taglio. A Carlo Marino ci sentiamo di dare il non richiesto consiglio di evitare, per il futuro, la cattiva compagnia di De Luca: è un modo sicuro per scongiurare figuracce».