di Andrea Pellegrino
Arsenico, cromo e piombo quattro volte superiore alla media; cadmio 8 volte superiore alla media e mercurio tre volte superiore alla media. Sono i dati delle analisi compiute su una persona sottoposta allo screening presso l'università di Napoli. Un residente della zona di Fratte (nei pressi delle Fonderie Pisano) colpito da una forma tumorale fulminante e deceduto in pochi mesi. Insieme a lui, altri cinque si sottoposero all'epoca alle analisi del capello e del sangue presso i laboratori della facoltà di Farmacia dell'Università di Napoli. Uno screening partito e mai concluso e che invece avrebbe potuto descrivere, dati alla mano, la situazione – sotto il profilo sanitario – della zona delle Fonderie Pisano. Tra i protagonisti di quell'indagine i senatori Bartolomeo Pepe (membro della commissione ecomafie), Francesco Molinari (membro della commissione antimafia) e Flavio Boccia. «Il problema – dicono – non si vuole affrontare. La politica in tutto ciò è colpevole. Con fondi personali alcuni senatori hanno avviato uno studio. Analisi approfondite hanno riportato aumento di valori preoccupanti». «Dati – proseguono – che fanno emergere la pericolosità della vicenda e richiedono un approfondimento che può avvenire solo attraverso ulteriori analisi. Solo così possiamo eventualmente accertare correlazioni tra malattie e danni provocati dallo stabilimento di Fratte. Tutto il resto sono chiacchiere e promesse politiche. Una vicenda che a nostro avviso viene solo strumentalizzata per scopi personali e politici, illudendo così i cittadini della zona». «Noi – proseguono Pepe, Molinari e Boccia – continueremo il nostro progetto, ricordano che saranno eseguite a quanti vorranno accertamenti gratis per tutti i residenti della zona. Ed è per questo che ribadiamo il nostro appello alle persone che abitano nei pressi delle Fonderie Pisano. Tra l'altro si tratta di analisi che saranno coperte da privacy ed utilizzate solo ai fini di studio. Solo così pensiamo che si possa davvero dare una svolta al caso». Ieri pomeriggio, intanto, il Comitato "Salute e Vita" ha incontrato il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola presso la sede del Genio Civile di Salerno. La delegazione guidata da Lorenzo Forte, esclusa dal summit in Prefettura, ha ribadito tutte le perplessità in merito alla riapertura dello stabilimento industriale di Fratte. Al tavolo anche l'assessore De Maio ed il dirigente regionale Barletta. Forte, in particolare, ha chiesto controlli da parte "dell'Arpac regionale" e quindi da parte di tutti i dipartimenti dell'agenzia regionale e la riattivazione del "tavolo tecnico". Bonavitacola ha annunciato che la Regione non "farà sconti a Pisano" anche al costo di ridurre il bonus di edificabilità se non si dovesse delocalizzare la fabbrica in tempi breve. Tra l'altro il vicepresidente, delegato all'ambiente, ha chiesto un summit con i delegati delle zone Asi per individuare aree adeguate ad ospitare lo stabilimento di Fratte. Stamattina il comitato "Salute e Vita" terrà un conferenza stampa al Bar Verdi di piazza Luciani mentre lunedì ci sarà una fiaccolata per difesa del Creato in via De' Greci.