di Andrea Pellegrino
L’obiettivo è Cupa Siglia. Per le Fonderie Pisano il destino sembrerebbe già segnato. Ed anche da tempo. Infatti, i Pisano hanno un piede nell’ex “Fonditori di Salerno” già da qualche anno. Ora dovrebbero solo formalizzare l’acquisto definitivo dello stabilimento di via Cupa Siglia. Il 7 marzo scorso l’asta fallimentare è andata deserta ed ora il nuovo appuntamento è previsto per maggio. I Pisano hanno il diritto di opzione e quasi certamente, dopo questo periodo di fitto saranno pronti ad acquisire definitivamente lo stabilimento dalla curatela fallimentare. L’operazione viaggia sotto traccia, anche perché ad esporsi non sono direttamente le Fonderie Pisano di Fratte, bensì la società cooperativa “Fonderia di Salerno” che vede come presidente del consiglio d’amministrazione Ciro Pisano. All’interno del Cda naturalmente la famiglia Pisano. Spetterà, dunque, alla Fonderia di Salerno trascinarsi le Pisano di Fratte. Ma si tratterebbe di una semplice manovra tecnica: a capo di tutto c’è sempre Pisano e la sua famiglia. Dunque se dovesse concretizzarsi la via della delocalizzazione sarebbe più semplice. Da Fratte, le Fonderie si sposterebbero in un opificio che già tratta la ghisa. Ma occorrerà attendere maggio, così come confermato da curatore fallimentare avvocato Luigi Amendola che segue da tempo ormai la vicenda. Dai Pisano, invece, la volontà di trattare con discrezione anche per non sollevare polemiche da parte dei residenti della zona. Infine, stando alla collocazione dell’impianto, le Fonderie Pisano, in questo caso, non si sposterebbero di molto e resterebbero sempre all’interno del Comune di Salerno, evitando così anche eventuali contenziosi amministrativi, così come è avvenuto già con il Comune di Giffoni.