SALERNO. Sarà solo una beffarda coincidenza del destino. Ma l’ultima volta che Foggia si è presentato in sala stampa dopo una partita è stato contro il Viareggio. Subito dopo Lotito comunicò l’esonero di Sanderra. A Pontedera la storia si ripete. Questa volta paga Perrone. Non che sia colpa di Foggia, naturalmente. Ma una scollatura tra squadra e tecnico è parsa evidente nell’ultimo periodo. Anche ieri il tecnico delle due promozioni ha terminato il match senza voce senza ottenere una risposta dalla squadra. E lo stesso Foggia in sala stampa, seppur in maniera molto diplomatica ha lasciato intravedere questo distacco tra squadra e tecnico. A cominciare dalla questione del suo ruolo: “Io faccio il giocatore, mica l’allenatore. Ma non voglio fare polemiche”. Troppo esperto Foggia, il dribbling gli riesce anche quanto ammette: ”Le colpe non sono dei singoli, ma di tutto il gruppo, giocatori e allenatore. In campo diamo quello che possiamo, io in primis. Più che lavorare e stare sempre sereni non si può fare. Le cose vanno male e ci prendiamo le critiche”. E di critiche Foggia ne sta ricevendo tante, anche dopo Gubbio per la famosa richiesta di lasciare il campo a fine primo tempo: ”Non ho nulla da chiarire rispetto al cambio con il Gubbio. Vorrei sapere come mai però nessuno ha detto che a Perugia sono entrato a un minuto dalla fine. Non capisco perché certe voci escono solo ora. Forse perché c’è il mercato? Io comunque ho le spalle larghe e vado avanti per la mia strada”. Ma sulla sua strada finora ci sono solo legni. Anche a Pontedera due traverse, anche a Pontedera, soprattutto, una prestazione al di sotto delle attese. Il lungo colloquio a inizio settimana con Fabiani non ha sortito gli effetti sperati. Almeno in campo. Ed ora inevitabilmente Foggia è in bilico, come altri giocatori attualmente in organico. Fabiani è rimasto sconvolto in negativo dalla prestazione in campo della squadra e di alcuni calciatori. Ne ha parlato anche con il presidente Lotito, a lungo, ieri sera, a Roma di ritorno da Pontedera. C’è delusione anche in gruppo, questo è evidente. E lo conferma anche Pasquale Foggia: “Sappiamo di non essere una squadra fortissima. Abbiamo dei limiti evidenti e la classifica lo testimonia. Non siamo una grande squadra però, attenzione, non siamo neppure così scarsi. Anche io mi chiedo ogni giorno perché questo campionato sta andando così. E’ la prima volta che mi capita in carriera. Certo che ho preso anche sei legni…. Alla prima disattenzione poi prendiamo gol. Oggi dopo il secondo siamo crollati, senza riuscire a reagire. I nostri tifosi non meritano questo e mi dispiace. Meritano ben altro ma attualmente siamo questi. Ora non dobbiamo mollare e cercare di restare aggrappati alla zona play off”.
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