Filomena Rosamilia: «La Provincia non sia più l'ente di secondo livello, bene il voto» - Le Cronache
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Filomena Rosamilia: «La Provincia non sia più l’ente di secondo livello, bene il voto»

Filomena Rosamilia: «La Provincia non sia più l’ente di secondo livello, bene il voto»

di Erika Noschese
Cerca la riconferma a Palazzo Sant’Agostino la consigliera provinciale Filomena Rosamilia, con delega alle Politiche Sociali, Sanitarie e Pari Opportunità. «La riconferma, onestamente, mi permetterebbe di continuare e portare a termine importanti progetti che su tutto il territorio provinciale ho avviato sin dall’inizio del mio incarico. Oggi le Province non hanno risorse ma con la grande collaborazione e la grande professionalità degli enti del terzo settore abbiamo messo in campo una rete sociale provinciale davvero unica».
Consigliera, il prossimo 20 dicembre si torna al voto per il rinnovo del consiglio provinciale, ultima volta con l’attuale sistema. Qual è il bilancio di questa esperienza?
«Il bilancio di questa esperienza è un bilancio molto positivo: sia dal punto di vista politico amministrativo, sia sotto il profilo dei  rapporti umani che per me sono sempre al primo posto. Anche durante questa legislatura ho instaurato importanti rapporti istituzionali con i colleghi e con le realtà imprenditoriali e del terzo settore che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere. Noi abbiamo la fortuna di vivere in una Provincia meravigliosa, con tante risorse, culla di cultura e bacino di tradizione».
Cerca la riconferma a Palazzo Sant’Agostino? Quale impegno vorrebbe portare a termine?
«La riconferma, onestamente, mi permetterebbe di continuare e portare a termine importanti progetti che su tutto il territorio provinciale ho avviato sin dall’inizio del mio incarico. Oggi le Province non hanno risorse ma con la grande collaborazione e la grande professionalità degli enti del terzo settore abbiamo messo in campo una rete sociale provinciale davvero unica. Ho tenuto un dialogo costante con le istituzioni comunali, con i sindaci e gli amministratori per portare avanti importanti progetti ma anche con gli organismi sociali e con le associazioni del terzo settore che operano sui vari territori. Ovunque ho riscontrato grande collaborazione, grande professionalità, grande voglia di lavorare e fare rete».
Qual è l’attuale situazione sul suo territorio?
«La situazione attuale sul mio territorio, se per “mio territorio” intendiamo il Comune di Eboli, devo purtroppo dire che stiamo vivendo uno dei periodi peggiori per la città. Eppure, nonostante io sia tra le fila dell’opposizione in Consiglio Comunale sto comunque cercando di fare l’impossibile tramite il mio ruolo in Provincia per garantire interventi importanti e la presenza dell’istituzione provinciale dov’è quella comunale langue».
Si ritiene soddisfatta dell’amministrazione Alfieri?
«Sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo svolto al fianco del Presidente Alfieri. Dal punto di vista istituzionale ed amministrativo abbiamo dato una svolta significativa alla nostra Provincia guardando ai centri più grandi e senza mai lasciare indietro i piccoli centri salernitani. Alfieri è un Presidente fattivo, capace, competente oltre ad essere un ottimo padre di famiglia, lui riesce sempre a trovare una soluzione ai problemi e a coinvolgere e a far crescere chi lavora con lui. Posso dire che grazie a lui l’esperienza in Provincia mi ha arricchita tantissimo, dal punto di vista umano e amministrativo. Il Presidente ha riposto in me grande fiducia affidandomi deleghe importanti e sono convinta di aver fatto un buon lavoro seguendo sempre i suoi indirizzi».
Nel 2024 si dovrebbe tornare al voto restituendo la parola ai cittadini. Cosa ne pensa?
«Credo che andare al voto restituendo la parola ai cittadini sia la scelta migliore: sia perché una istituzione come la Provincia di Salerno non può continuare ad essere una struttura di secondo livello, sia per le competenze che tiene e che mi auguro possa riavere. Una Regione così popolosa come la Campania, con la stessa provincia di Salerno che conta 158 Comuni, con una estensione territoriale tra le più estese d’Italia, con oltre 1 milione di persone, deve avere sempre un ruolo da protagonista».
Lei ha la delega alle Politiche Sociali, un settore particolarmente delicato. Quali iniziative vorrebbe concretizzare ancora?
«La delega che mi ha attributo il Presidente Strianese prima e il Presidente Alfieri dopo è una delega importante, prevalentemente istituzionale. Ma posso dire che siamo riusciti a mettere in campo una rete sociale importante con l’istituzione della Prima Consulta del Terzo Settore coinvolgendo oltre sessanta realtà del territorio; Istituito il Tavolo Interistituzionale Violenza di genere, proceduto con l’istituzione e l’inaugurazione dei Centri Anti Violenza in diversi Comuni della Provincia; a Serre abbiamo organizzato la “Prima Giornata dell’Inclusione” un progetto destinato a diventare capofila di una rete istituzionale; abbiamo prestato attenzione alle Politiche Sanitarie e organizzato convegni anche rivolti alla “Salute delle donne in medicina integrata” e convegni sulle Politiche Sociali e Autismo. Stiamo lavorando alla stipula di un protocollo d’intesa con le carceri per l’apertura degli Sportelli Sociali negli istituti di pena».
Cosa si potrebbe fare ancora per le scuole e la viabilità di competenza della Provincia?
«Abbiamo lavorato tanto e tanto ancora si potrebbe fare per la nostra Provincia e per i nostri territori ma, nonostante le poche risorse a disposizione, tantissimo abbiamo fatto anche in materia di edilizia scolastica e viabilità, forti della grande esperienza del nostro Presidente Alfieri, che ha sempre dimostrato la sua grande capacità amministrativa ed è per questo che risulta essere tra i migliori amministratori in Italia».