Fico scivola sull'acqua - Le Cronache Attualità
Attualità Campania

Fico scivola sull’acqua

Fico scivola sull’acqua

La prima polemica tra Fico e Cirielli è sull’acqua. La polemica è innescata da Fico che dichiara: Sul fronte dell’acqua, il candidato presidente della coalizione progressista in Campania, Roberto Fico, ritiene che “le linee guida debbano essere il rispetto del referendum che tanti cittadini hanno portato a vittoria. Il disegno generale è che l’acqua deve essere sempre saldamente nelle mani pubbliche, a partire dalla grande adduzione che è la cosa principale”. Fico ha parlato a Cusano Mutri, in provincia di Benevento, soffermandosi sulla situazione delle aree interne. “Al di là dell’istituzione dell’assessorato che può essere anche una cosa positiva, ma noi non vogliamo mettere una bandierina in tal senso, vogliamo far sì che ci sia una unità operativa molto organizzata in cui ci siano le varie direzioni generali delle aree interne, magari accorpandole per creare un’unità specifica. E, magari porla sotto il gabinetto del presidente dlela Regione sarebbe una cosa giusta perchè significa dare valore strategico a una nuova visione della aree interne con un lavoro di coprogrammazione e coprogettazione con tutti gli amministratori locali al di là del colore politico”, ha concluso Fico. Una dichiarazione che scatena Cirielli: “L’acqua deve restare saldamente in mano pubblica, come già avviene oggi almeno per quanto riguarda il capitale e la maggioranza dei soci .Il vero problema in Campania non è la forma giuridica della gestione: è chi ha gestito e provocato il disastro odierno . Oggi l’acqua non è in mani pubbliche ma nelle mani del Pd. In questi dieci anni, la sinistra ha trasformato il sistema idrico in un bacino di clientelismo, inefficienza e sprechi. Le reti sono vecchie, veri colabrodo, i territori interni sono abbandonati, e le promesse di riforma sono rimaste solo propaganda, fondi sprecati e mancanza di investimenti. Oggi Roberto Fico scopre la bandiera dell’acqua fresca più che quella pubblica, dopo aver scelto con trasformismo politico di candidarsi con il sostegno del PD, lo stesso partito che ha creato il disastro che viviamo. Nonostante la Campania sia una Regione che può vantare i più importanti bacini idrici d’Italia, le crisi estive (e non solo) sono la regola come è accaduto recentemente in Irpinia. Chi si allea con chi ha fallito non può certo interpretare con credibilità il volto del cambiamento.Noi siamo pronti a voltare pagina. Garantiremo un sistema idrico a serrato controllo pubblico, moderno, trasparente e finalmente al servizio dei cittadini – libero dalle logiche di potere delle sinistre. È ora di restituire funzionalità alla gestione dell’acqua e di liberarla da chi la ha utilizzata per coltivare consenso e clientele”. Così il candidato del centrodestra per la presidenza della Regione Campania, CONTROREPLICA DI FICO “Edmondo Cirielli interviene sul tema della privatizzazione del servizio idrico in maniera confusa, ma c’è una cosa molto chiara: per Fratelli d’Italia la privatizzazione dei servizi e dei beni comuni è una scelta naturale. La destra meloniana e leghista mette al primo posto i privati, mentre non è in alcun modo interessata al ruolo del pubblico. Ecco, la nostra visione di società è diametralmente opposta. Ed è per questo che la nostra proposta politica progressista è alternativa a quella della destra”. Così Roberto Fico, candidato della coalizione progressista per la presidenza della Regione Campania. GAMBINO (FDI) ‘FICO NON POTEVA INIZIARE PEGGIO. “Roberto FICO non poteva iniziare peggio. Al primo spunto programmatico sulla necessità di svincolare la gestione dell’acqua dai partiti, negli ultimi anni gestita in Campania come una cosa di fatto privata del Pd, risponde che Cirielli vuole privatizzare l’acqua. A Napoli si dice: ha capit o c… p’ a banc e l’acqua”. E’ quanto dice Alberico Gambino, europarlamentare di FdI,