Enzo Sica
<No, non mi piacciono gli accanimenti e gli sfottò di persone che in questi ultimi giorni hanno gioito per la retrocessione della Salernitana in serie C. Ed è per questo che ho risposto a tono nelle mie trasmissioni sui canali televisivi e radiofonici evidenziando che quando si vive nel mondo del calcio non si deve mai gioire per le disgrazie altrui. E’ risoluto, fermo, direi anche deciso il direttore Enrico Fedele, 79 anni, ex diesse di grandissima esperienza, oggi opinionista in trasmissioni radiofoniche e televisive che non ci sta quando si parla male o si gioisce, proprio in questo momento, per la Salernitana sol perchè è retrocessa qualche giorno fa in serie C. <Chi vive nel mondo del calcio come me da oltre 50 anni – continua – non può acconsentire che succedono certe cose. Certo molto fa parte della stupidità provincialistica presente in persone che secondo me sono fuori dal tempo. E’ dunque le contesto, le blocco quando iniziano a parlare male della Salernitana e di questo campionato di serie B che purtroppo ha visto retrocedere la compagine granata> Anche perchè, direttore, c’è anche un senso affettivo verso Salerno da parte sua visto che negli anni tra il 1986 e il 1987 è stato diesse della Salernitana sotto la presidenza, se non ricordo male, di Peppino Soglia con Claudio Tobia allenatore? <Be’ sì ricordo bene quei circa due anni che ho lavorato a Salerno ed anche la presentazione della squadra, nel primo anno, che avvenne nel Teatro Verdi con partenza dal vecchio stadio Vestuti con tantissimi tifosi che ci scortarono per tutta la città con cori e bandiere granata. Qualcosa di veramente di eccezionale> Oggi purtroppo parliamo di questa retrocessione in C dopo ben 10 anni tra serie B e A. Come la pensa? <Sono amareggiato anche io perchè si tratta sempre di una squadra campana che è caduta in disgrazia. Ed è per questo che non accetto anzi li condanno chi vuole speculare sulle disgrazie delle squadre avversarie telefonando ed esultando. No non lo accetto. E’ vero che sono collaboratore in radio napoletane ma penso che il buon senso debba sempre prevalere da parte di chi telefona esultando per certe situazioni negative di squadre che non fanno parte della tua orbita calcistica> Certo che domenica scorsa è stata scritta una pagina amara della storia ultracentenaria di questa società granata? <Era prevedibile perchè il risultato della gara di andata negativo a Genova ti obbligava a fare risultato pieno all’Arechi. Poi è andata male ma penso che conoscendo Iervolino lui non mollerà mai> In che senso, direttore? <Dico che negli ultimi anni lui, imprenditore di grande successo, ha avuto da fare con persone che, penso, abbiano poco o niente a che vedere con il mondo del calcio. Io sono sempre dell’idea, la penso all’antica, forse, come qualcuno può pensare che le scelte vanno ponderate e il presidente non è stato consigliato bene da chi lo ha affiancato> Dunque è convinto che dopo questa retrocessione si ripartirà ancora con lui? <Ma si, l’amarezza c’è stata non l’ha nascosta e se mi consente vedo anche una similitudine con il Benevento di qualche anno fa. I sanniti passarono dalla vittoria storica contro la Juventus in serie A nel giro di due anni alla retrocessione in B e C. Ora stanno ricostruendo il tutto sempre con la stessa proprietà con tanta umiltà> Però i tifosi di fede granata sono ancora scioccati per la retrocessione ed anche critici per le scelte di questa proprietà. <Li capisco i tifosi della Salernitana. D’altro canto se devo essere sincero non mi aspettavo che quest’anno ci fosse il doppio salto all’indietro. Tutt’altro. Devo aggiungere che questo fuoriclasse come imprenditore, parlo di Iervolino, affidandosi a persone esperte che masticano tanto di calcio può ripartire benissimo in una città che ama la sua squadra di calcio. Anche se, bisogna sottolineare, che la Salernitana ha subito in questo campionato di serie B un grande torto? <Ma sì, io l’ho definito pastrocchio visto che doveva giocarsi la permanenza in B prima contro il Frosinone, poi è stata ripescata la Sampdoria già in serie C ed è retrocesso il Brescia. Insomma i tempi lunghi della giustizia, la gestione non oculata della Lega e tante altre cose sono state determinanti per questa retrocessione> Ma quando si finisce così in basso, direttore, in un campionato che doveva essere di tutt’altro tenore le colpe ci sono eccome? <E’ chiaro che una retrocessione non arriva in maniera repentina. Se poi si cambiano quattro allenatori parlando solo di questa stagione allora ti accorgi del fallimento che c’è stato. Il proprietario oggi deve essere bravo a ricomporre il tutto. Spesso faccio anche l’esempio di De Laurentiis nel Napoli. All’inizio del suo percorso ha preso Marino che di calcio non è un neofita, poi ha continuato da solo portando a Napoli fior di tecnici ed ora con Manna direttore generale sta veramente facendo qualcosa di eccezionale. Ricordo che spesso nel nostro mondo calcistico si diceva che i presidenti di calcio devono parlare solo tre volte all’anno. Dunque parlando anche di Iervolino dico che deve ricomporre tutto> Ma ci riuscirà malgrado questo scoramento dei tifosi, di una piazza che non perdona questo doppio salto all’indietro e anche degli innumerevoli rancori che ci sono verso questa proprietà? <Sono tra coloro che la pensano positivamente. Guardi il proprietario dovrà, come detto, solo circondarsi di persone che sono nel mondo del calcio ed aiutarlo a gestire bene la situazione. E’ vero che la maggior parte dei calciatori sono in prestito (circa 23 se non sbaglio) e torneranno alle società di appartenenza iniziali. Ma lui, il presidente Iervolino, ripeto, vorrà rivalersi perchè conosce bene questa piazza calda e passionale e se si mettono da parte quei rancori anche giusti in questo momento storico la Salernitana riprenderà prestissimo il suo cammino verso quei campionati importanti che le competono>.





