di Andrea Pellegrino
Non riesce un colpo al presidente della Provincia Giuseppe Canfora. Il suo spoils system pare faccia acqua da tutte le parti, al punto che il Tar, dopo essersi espresso sull’Asi, ha bocciato anche la sua nuova nomina: ossia quella di Americo Montera a capo del Consorzio Rifiuti di Bacino Salerno 4, riammettendo alla guida dell’ente Giuseppe Vitale. Ieri l’ordinanza emessa dal Tribunale amministrativo regionale che ha fissato l’udienza di merito per il prossimo 26 novembre. Nomina sospesa, dunque, per l’avvocato Montera. Secondo il Tar, contrariamente a quanto sostenuto da Canfora, il commissario Vitale «ha operato nel quadro di una plausibile, e non meramente personale (come affermato nel provvedimento impugnato), interpretazione delle norme vigenti, peraltro di non facile applicazione anche alla luce della instabilità del quadro ordinamentale in materia, peraltro adeguando la sua azione al mandato ricevuto in sede di nomina». Per i giudici amministrativi, dunque, «non sono imputabili al Commissario liquidatore scelte o comportamenti tali da compromettere gravemente il rapporto fiduciario che il presidente della Provincia asserisce essere alla base della nomina». Il provvedimento di Canfora, oltre ora ad essere stato sospeso dal Tar, aveva creato non pochi problemi all’interno della maggioranza di Palazzo Sant’Agostino, al punto da consumare un vero e proprio strappo con il gruppo che fa riferimento al deputato Simone Valiante. Dura era stata la presa di posizione dei consiglieri comunali Imparato e Stanziola rispetto alla nomina compiuta senza un confronto interno al gruppo del partito democratico. Uno strappo politico, tra l’altro, ancora non sanato. Ed ora oltre ai problemi politici a Canfora non mancano anche quelli tecnici ed amministrativi.