di Marco Califano
Vesuvio – Etna… Storie di Mare. Questo il titolo del copione inedito che il regista Antonello De Rosa ha deciso di portare in scena al teatrino La Mennola in via Calenda a Salerno. Lo spettacolo andrà in scena sabato 19 e domenica 20 e, successivamente, sabato 26 e domenica 27 gennaio.
L’evento sarà un’occasione unica per andare alla scoperta della storia che corre fra nel meridione d’Italia, le storie di mare, la mitologia che attraversa il nostro territorio fatto di anfratti marini e grotte che si perdono delle gole montuose. Il regista, infatti, nelle note di regia ha voluto dare la propria spiegazione e presentazione dell’opera.
«Un racconto, più che i suoni, le parole di tre terre: Campania, Calabria e Sicilia», afferma De Rosa.
L’amore fra i due vulcani simbolo delle Regioni rappresenta un’amore stretto fra i due territori, già storicamente uniti sotto il nome di Regno delle due Sicilie. «L’opera è il semplice racconto del mare che va e del mare che viene. Dal mare tutto arriva e spesso e volentieri tutto ritorna.
Altro punto importante che il regista ha voluto è stata la scelta di una scenografia essenziale, quasi assente, per lasciare il palcoscenico alla potenza delle storie e delle performance degli attori. Sarà una sfida grandissima, quindi, non solo per Antonello De Rosa, ma anche per gli attori che dovranno essere all’altezza del testo.
«L’idea di questo spettacolo – spiega il regista – nasce dal mio compagno Pasquale Petrosino che, con l’energia e la propositività che si ritrova ha portato fra i tavoli delle cene spettacolo un racconto di amore fra la Sicilia e la Campania. Ho voluto prendere in carico questo evento, elaborandone così un testo teatrale». In scena ci sarà proprio Pasquale Petrosino, affiancato da Rosanna De Bonis e Franca Guarino che interpreteranno le rispettive anime della Campania, Calabria e Sicilia. Pasquale Petrosino, che nell’opera interpreterà proprio l’anima siciliana, ha spiegato il suo timore nell’affrontare il lavoro del compagno, la paura di deluderlo e la consapevolezza di non avere un trattamento di favore in quanto compagno del regista. «Ricordo che la prima cosa che mi disse Antonello, davanti a tutti, consegnandomi il copione è stata: “Non credere di avere una corsia preferenziale, questo è lavoro”. Davvero un grande insegnamento per me».
Rosanna De Bonis, invece, sarà la controparte napoletana. «Abbiamo lavorato su un testo che ha preso forma durante le prove: lo abbiamo visto nascere. Antonello è capace di tirare fuori il bello da ognuno di noi».
L’anima calabrese, invece, è affidata a Franca Guarino che spiega come i sentimenti siano i veri protagonisti dello spettacolo. «Sara un messaggio forte a favore de discriminati che perdono la vita proprio quando pensano di andarle incontro».
Un evento da non perdere firmato da Scena Teatro e da Antonello De Rosa che metterà in scena uno spettacolo che parla del sud, e parla di tutti noi, della nostra storia, delle nostre leggende e dell’amore che dobbiamo provare fra noi.