di Brigida Vicinanza
Oggi nuovo incontro all’interno dell’opificio di Fratte tra lavoratori, proprietà e sindacati per fare il punto della situazione sulla delocalizzazione e per fare una “scrematura” dei siti opzionati dai Pisano per poter creare il nuovo stabilimento. Si erano dati appuntamento dopo 15 giorni dallo “stop” ai lavori, che riprenderanno per le prossime due settimane e si fermeranno per le ultime due settimane di febbraio, in quanto le commesse continuano a diminuire. Insomma per garantire una certezza ai lavoratori sul proprio futuro, Francesca D’Elia della Fiom e Anselmo Botte della Cgil scendono nuovamente in campo e chiedono alla proprietà di scegliere, in quanto il tempo è quasi “scaduto”. Molti lavoratori infatti percepiscono la cassa integrazione in deroga, ma potrebbe non bastare per il tempo necessario in cui dovranno partire i lavori per la creazione del nuovo imoianto. Insomma capire quali Comuni, tra i 7 opzionati, potrebbero essere d’accordo e potrebbero aprire le porte per la delocalizzazione e quali invece potrebbero essere quelli da “scartare”, così da poter mettere un punto e arrivare ad una conclusione che garantisca effettivamente la serenità sia ai dipendenti, che ai comitati, che sono scesi nuovamente in piazza. “E’ passato già il mese di gennaio, avevamo chiesto di restringere il campo sulle ipotesi e fare qualche passo in avanti con i Comuni interessati e le amministrazioni locali per poter poi portare in Regione un quadro più chiaro – ha sottolineato la D’Elia – speriamo che possano darci risposte chiare e soprattutto certe, in quanto il tempo stringe e non si può rimanere più nel limbo”.