Nel Pd, insieme alla corsa alle tessere ed alla chiamata alle armi dei consiglieri di maggioranza, oltre che degli assessori, si starebbe lavorando con buona probabilità anche ad una soluzione unitaria a base di cene a Santa Cecilia. Per quanto riguarda il tesseramento, il gruppo Conte si muoverebbe con il metodo a cascata: alle 10 tessere per assessore di partenza si aggiungono altre 10 a consigliere di maggioranza + 5 per ogni ‘rappresentante’, e chi più punti porta, più accrediti riceve in termine di nomine amministrative e di sottogoverno in genere. Si partirebbe così ,in linea di massima, con il preparare uno scontro Schlein – De Luca ad un prossimo congresso, con Federico Conte vicino alla Elly, ma questo non spiegherebbe le cene a Santa Cecilia, presenti come commensali Tonino Conte, Carlo Conte ( figlio del sindaco, Mario), Gerardo La Manna, avvocato stipendiato da Improsta, e Luca Sgroia, storico dirigente di sinistra, vicino a Bassolino finché De Luca non gli trovò un lavoro come presidente di Improsta ma, soprattutto, fratello del presidente del Riesame, Gaetano. Sgroia agisce per conto proprio o per la famiglia De Luca? Varrebbe il detto latino ‘si vis pacem, para bellum’, e cioè: accanto al tesseramento a cascata si starebbe lavorando anche ad un accordo sull’ assetto del ‘pd super più’ o ‘aumentato’ ad Eboli con sommatoria di consiglieri comunali. In sintesi, oltre che per lo scontro campale, si tratterebbe per un candidato unico alle regionali dopo un ritiro onorevole di Vincenzo De Luca. In questo caso avrebbe avuto ragione Edmondo Cirielli che prospettava una consapevole scelta già presa dal presidente uscente della Regione di non candidarsi per il terzo mandato . De Luca così preparerebbe il campo probabilmente a Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, come candidato alla presidenza della Campania per il pd e per chi ci sta. Ipotesi e voci, certo, ma che Se si confermano, si starebbe piuttosto avanti, tanto che si parlerebbe del nome del futuro segretario unitario del PD eburino. A cena, quando i Conte avrebbero proposto il nome di un esponente di Eboli Responsabile, sembra che a Luca Sgroia stesse per andare di traverso un bocconcino di mozzarella di bufala di Santa Cecilia : ” Non se ne parla proprio!” avrebbe esclamato. Il più quotato sarebbe invece Matteo Balestrieri, attualmente capogruppo di Eboli 3.0. Come spiegare questa operazione agli elettori che hanno votato Mario Conte per evitare che il PD andasse a governare Eboli, sembra questione di poco conto. Così come spiegare la cosa agli assessori che ideologicamente si riconoscono nel Centro Destra, fatto sta che se dovessero confermarsi queste voci, i destrorsi in Giunta dovranno decidersi entro l’anno : o tutti fucsia o si rompe la ‘pazziarella’. Ma ricordiamoci che quando c’è di mezzo Luca Sgroia, le pugnalate alla schiena possono essere inferte fino al giorno prima delle consultazioni elettorali! Luciano Bruno
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