Hanno subito abusi, violenze fisiche, psicologiche. Alcuni di loro sono piccoli, piccolissimi e la loro vita è stata già segnata da una traversata in mare, da soli, senza genitori, e da ogni sorta di violenza. E’ la nave dei bimbi quella che è arrivata stamattina a Salerno: 99 persone sulla Geo Barents, 41 bambini e 12 bambine, di cui 37 non accompagnati. “Già il salvataggio – ha detto Fulvia Conte, responsabile per la ricerca e soccorso – è stato molto complicato. Come abbiamo pubblicato e denunciato, siamo stati ostacolati da una motovedetta libica intervenuta durante il soccorso, causando la caduta in mare di una trentina di persone. Siamo riusciti a recuperarli tutti e portarli a bordo. C’erano tantissimi minori e bambini, moltissimi anche al di sotto di un anno, al di sotto dei quattro e dieci anni. Molti viaggiavano non accompagnati. La stragrande maggioranza dei migranti ha subìto situazioni allucinanti. In Libia, anche alcuni minori hanno subito torture, violenze fisiche e sessuali e abusi. Parliamo di violenze fisiche e psicologiche. Sono tutti molto vulnerabili. Molte famiglie sono state separate nel deserto o in acqua. Adesso lo sbarco è solo un passaggio. Finalmente sono arrivati in una terra sicura. Adesso hanno bisogno di cure particolari”. “Al momento del recupero – ha specificato – si trovavano su un gommone sovraffollato, senza nessun giubbotto di salvataggio. Sono stati trovati in acque internazionali a 26 miglia dalla Libia. Durante l’intervento dei libici, molti sono caduti in acqua. Appena i soccorritori si sono avvicinati, la prima cosa che hanno fatto, è stata quella di alzare con le braccia in aria i bimbi piccoli, affinché venissero salvati prima di tutti. Ci sono alcune donne incinte. Le informazioni a riguardo sono delicate. Ma comunque anche tra le donne c’è chi ha subito violenze. Tra le storie che più colpiscono, c’è quella dei minori che viaggiano senza nessuno. Sono stati messi su mezzi diversi rispetto a quelli dove viaggiavano i genitori nel deserto. In queste traversate nel deserto, dove muoiono più persone rispetto a quanti perdono la vita in mare, sono stati separati dai genitori. Questi piccoli si sono trovati su un pick up dove viaggiava una donna con il figlio e lei si è presa cura di loro, dal deserto, poi sul gommone, fino alla traversata che li ha condotti a Salerno oggi”. Alla fine dello sbarco, dopo un lungo e liberatorio applauso, si sono tutti diretti verso i pulmini, spaesati, in silenzio e tra le mani solo una busta con qualche indumento è nulla più.
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