di Enzo Sica
Sono momenti difficili per la Salernitana e la tanto sospirata <fumata bianca> che doveva arrivare per la vendita della società non c’è stata. Almeno per ora anche se si susseguono e si rincorrono <voci> che non fanno altro che destabilizzare ancora di più un ambiente deluso profondamente anche per i risultati negativi della squadra in questo suo ritorno in massima serie dopo ben 22 anni di purgatorio. E in tutto ciò va evidenziato il durissimo intervento di Andrea De Simone, ex presidente della provincia di Salerno ed ex Parlamentare della Repubblica ospite della trasmissione Tifosissimi del Salerno club 2010 su Telecolore. De Simone, alla prima domanda del conduttore sul suo pensiero per le ultime vicende societarie ha detto:<Salerno e la Salernitana non hanno tutele. Per questo sono possibili intollerabili manovre e giochi sporchi. La vecchia proprietà è impegnata in una guerra tra bande tra i signori del calcio ed anche il quadro politico istituzionale della città è molto debole soprattutto dopo le recenti vicende giudiziarie. Tra l’altro la politica locale ha mostrato ostilità ad una proprietà di cui ne aveva parlato bene nel 2011 quando ha affidato la squadra a Lotito e Mezzaroma. Il sindaco si limita a parole di circostanza e resta in attesa di essere coinvolto. Da chi? Siamo seri. Vada a Roma e chieda un incontro urgente con i protagonisti di questa disgustosa vicenda: a Gravina che mostra grande attenzione alle vicende della nostra squadra in un mondo caratterizzato dagli interessi di grandi gruppi finanziari e dalle vicende dei falsi in bilancio, delle plusvalenze che riguardano numerosi club e di tante degenerazioni che danneggiano il gioco più bello del mondo> Sul trust aggiunge De Simone: <Ai trustee incaricati di alienare le partecipazioni sociali rappresentanti il 100% della U.S:Salernitana 1919 srl , nessuna delle offerte ricevute per l’acquisto rispetta l’atto <Trust Salernitana 2021. Quale migliore occasione di una riunione tra Sindaco e presidente F.I:G:C: e truste per sapere chi sono gli interessati e se sono possibili margini di manovra per ottemperare alla condizioni imposte. Parlare a distanza con comunicati perchè non proporre un tavolo istituzionale? Si vuole verificare la volontà di vendere e di acquistare? Lo si faccia seriamente solo il tavolo istituzionale ha la possibilità di verificare se c’è qualcuno che agisce con inganno e può essere smascherato. Fuori i nomi. Basta iniziative propagandistiche che offendono Salerno e contribuiscono ad alimentare un clima di tensione in città> Ed a proposito per la partita di oggi con la capolista Inter che clima si respira in città? <Peccato non poter parlare di calcio giocato al netto dei valori tra noi e la capolista. Pesano sulla squadra le vicende societarie e la qualità della rosa. Tuttavia si registra un calo fisico e psicologico e si commettono errori gravissimi. Per rispetto ad una tifoseria che fuori e dentro li sostiene per 90 minuti si chiede un maggiore impegno. Si sudi la maglia . Chi decide di combattere in campo per 90 minuti non deve temere contestazioni. Gli striscioni sono legittimi e non devono far paura come i cori. Chi ha responsabilità sappia comprendere la giusta protesta. Salerno ha bisogno di una guida che fino ad ora non c’è stata. Il sindaco è anche andato in curva in qualche circostanza. Ora che fa? E’ facile farsi notare quando si vince>. E sulle decisioni del prossimo consiglio federale di martedì 21 dicembre l’ex parlamentare ha così risposto: <Esclusione della Salernitana dal campionato?Esclusione della Lazio? rigore sulle condizioni del Trust Salernitana 2021. Rigore sui bilanci di tutti i club. Avrò anche io qualche idea irrealizzabile. Colpa dello stress da passione granata. Ma si alzi la voce, si metta la faccia, si dicano parole chiare. Altrimenti i nomi e i cognomi di chi vuole affossare la Salernitana per calcoli politici, sportivi, economici saranno chiari e dovranno essere riportati su altri striscioni da affiggere ancora. Nutro rispetto per i ragazzi della curva e tutti i club che dimostrano amore per la Salernitana> E sugli imprenditori locali cosa vuol dire De Simone? <Che possono investire una parte minima dei loro guadagni per far vivere la Salernitana e per costruire strutture per lo sport. Si deve guardare anche in casa altrui, all’Empoli per esempio che in quella città il Comune ha deciso di vendere lo stadio e utilizzare il ricavato per realizzare spazio per i giovani. Sanno che la società partecipa al bando comunale per acquisire lo stadio ristrutturarlo e dotarlo di centri commerciali. Tutte cose importanti che potrebbero permettere di cambiare questo stato di cose. Senza paura e senza guardare in faccia a nessuno>