De Luca sindaco, accordo con Del Mese - Le Cronache Ultimora
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De Luca sindaco, accordo con Del Mese

De Luca sindaco, accordo con Del Mese

Carmelo Conte

Ho letto con interesse l’articolo, a firma di Salvatore Memoli, pubblicato da Le Cronache, il 14 dicembre 2025, con il titolo “La tangentopoli di Bianchini, tra vinti e vincitori” Non entro nel merito del ruolo svolto dalla magistratura, e in particolare di quello svolto dal Dr. Michelangelo Russo negli anni 90 e della sua amicizia con Vincenzo De Luca. Non mi soffermo neppure sull’ articolo pubblicato, il diciotto dicembre, da Le Cronache, con il titolo “Scoperta l’identità della Mata Hari che favorì l’ascesa di De Luca nel 1993”, se non per dire: non sempre il depuratore domestico rende potabili le acque torbide. La Mata Hari in discussione, quale che sia stata, certo non ha fatto la storia ma è esistita e chiedersi perché è preferibile che lasciar stare. La congiura politica ordita nel 1993, contro la mia politica e contro di me, oltre ad essere un dato storico, l’ha accertata la magistratura giudicante, in primo, in secondo grado e in Cassazione. Amo distinguere la cultura giuridica interna, o degli addetti ai lavori, che rispetto, dalla cultura giuridica esterna, o dell’uomo della strada, che, invece, è frutto di opinioni e come tali discutibili. Mi preme solo ricordare e sottolineare due fatti incontestabili: – Se Vincenzo Giordano non fosse stato inquisito e arrestato ingiustamente, la storia politica di Salerno, e in particolare quella del comune capoluogo, sarebbe stata diversa, molto diversa; – L’accordo (compromesso alla salernitana) per eleggere Vincenzo De Luca Sindaco di Salerno era stato fatto dallo stesso De Luca con Paolo Del Mese, capo gruppo della Dc in Consiglio Comunale, all’insaputa del Psi, per il quale si prevedevano due assessori. Quando l’accordo mi fu comunicato dai suoi ideatori – convocai ad horas il gruppo consiliare del Psi (ne ero il capo gruppo) che, dopo una sofferta discussione, si disse disponibile a votare un Sindaco non socialista su un programma concordato, a condizione che a sostenerlo fosse una maggioranza di sinistra, la stessa che aveva vinto le elezioni ed aveva eletto Vincenzo Giordano, con la Dc all’opposizione. Le alternative per la scelta del Sindaco erano due: Italico Santoro, Pri, e De Luca, Pci. Prevalse il secondo, Italico non se la “sentì.” Posso solo aggiungere che quando concorremmo a quella scelta, per noi tutta politica e di coerenza, non eravamo a conoscenza di ciò che era avvenuto nel retrobottega politico per l’arresto di Giordano. Per comprendere la portata di una fase politica (?) di cui nessuno, tranne i beneficiari, può menar vanto, bisogna distinguere, nella ricostruzione dei fatti, lo spirito del tempo dallo spirito del popolo, e la realtà dal populismo, accadimenti che, a Salerno, hanno assunto, purtroppo, una forma periferica e muscolare, quindi senza futuro, come sta diventando sempre più evidente. Tocca alla cultura giuridica laica salernitana farsene carico ovvero farsi politica, discuterne liberamente e, senza lacci e lacciuoli. promuovere una fase nuova.