di Andrea Pellegrino
Il risultato deve essere bulgaro. Anche e soprattutto questa volta. «Dobbiamo far parlare i media nazionale del risultato di Salerno». Vincenzo De Luca raggruppa i «suoi» consiglieri comunali e, con il figlio Piero candidato nel collegio di Salerno città e paracadutato nel listino proporzionale di Caserta, traccia la strategia elettorale. Nel comitato elettorale di via Dei Principati ieri sera il governatore ha motivato la squadra. Ma soprattutto ha lanciato il suo avvertimento: «Sarò in campo io e vedrò tutto». In pratica «vi controllerò», per evitare ciò che è accaduto lo scorso referendum e fughe autonome di consiglieri comunali. D’altronde, le polemiche in maggioranza sono costanti e negli ultimi tempi più che mai dopo la candidatura a sorpresa nella lista blindata dell’attuale vicesindaco Eva Avossa. De Luca ammette anche lo scarso appeal del Partito democratico e chiede uno sforzo «costante ed h24» agli esponenti di Palazzo di Città. Massima concentrazione di tutti sul collegio di Salerno, naturalmente. Programmati primi incontri nei quartieri. La tecnica è quella del porta a porta, con Piero De Luca che ha chiesto «unità e presenza sul territorio», a tutti i consiglieri comunali della maggioranza Napoli. Pochi gli assenti. Non c’erano gli alleati dei Moderati per Salerno (quindi Gallo e Stasi), non c’era neppure l’assessore Gaetana Falcone. Quanto ai gruppi deluchiani, principali assenze in Campania Libera, dove hanno disertato l’incontro Corrado Naddeo e l’ex presidente del Consiglio comunale Antonio D’Alessio. Per il resto tutti compatti. Dopo i consiglieri comunali, gli incontri sono proseguiti. In rassegna, praticamente, sono passati tutti i titolari di incarichi politici. A partire dai vertici della società pubbliche comunali. Sempre alla presenza del governatore.