di Andrea Pellegrino
Parte soft la campagna elettorale in provincia di Salerno. In attesa dei big che approderanno nei prossimi giorni (Enrico Rossi e Luigi De Maio che saranno nel weekend), i profili dei candidati degli uninominali e del proporzionale si mantengono bassi. Qualche apertura di sede, qualche incontro e qualche candidato ancora non pervenuto. Come Carmine Ansalone, candidato sull’uninominale di Leu nel regno di De Luca, allo stato completamente fuori radar. Cuore della partita elettorale è naturalmente la città di Salerno. De Luca junior non manca di alcuni errori strategici. L’ultima la battaglia anti Soget, da sempre respinta al mittente dal papà Vincenzo ed anche dall’attuale amministrazione comunale a guida Napoli. Non convince neppure il cambio di rotta improvviso sulle Fonderie Pisano, da tutelare (o quasi) fino a qualche mese fa, oggi invece da chiudere. Lo schema, però, improntato dalla famiglia De Luca è sempre lo stesso e più che collaudato. In campo c’è direttamente in governatore che, per ora, avrebbe già chiamato a raccolta e motivato consiglieri comunali, dirigenti di società pubbliche e l’entourage che ruota da un ventennio intorno al mondo deluchiano. Con la volontà di evitare quanto accaduto allo scrutinio del referendum del 4 dicembre del 2016. Alla fine, in caso di sconfitta, i danni (politici) saranno sicuramente per il governatore più che per il figlio deputato. Nel collegio di Salerno città la sorpresa potrebbe arrivare da Cava de’ Tirreni dopo l’ennesima frattura interna all’amministrazione comunale (di centrosinistra) guidata dal sindaco Pd Vincenzo Servalli. La vallata metelliana, forte anche di un cospicuo numero di elettori, potrebbe essere l’ago della bilancia del collegio uninominale. Al momento, il Partito democratico, quindi De Luca jr) può contare su mezza amministrazione comunale. Non fosse altro che l’Udc, benché ancorato in maggioranza, alle politiche sosterrà Gambino e Milite. Non si conosce ancora il destino della truppa Bastolla, guidata dall’ormai ex assessore che, nelle ultime ore, ha sbattuto la porta in faccia a Servalli, immaginando un nuovo percorso politico. I sondaggi fanno volare e sognare, sulla carta, il centrodestra ma in alcuni collegi la partita è abbastanza complessa. Come nel cilento dove Franco Alfieri, forte anche di una sottoscrizione di 400 amministratori, viaggia abbastanza spedito. Elemento di disturbo per l’ex sindaco ed ex capostaff del governatore, potrebbe essere il colpo a sorpresa del Movimento 5 Stelle che ha piazzato la giovane ricercatrice Alessia D’Alessandro. E i pentastellati insidiano anche Battipaglia con l’attore Nicola Acunzo. Qui si gioca una buona partita Lello Ciccone, candidato sull’uninominale del centrodestra. A sfidarlo a sinistra è il sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, novità dell’ultima ora di questa tornata elettorale.Nell’Agro resiste il fortino di Edmondo Cirielli che dovrebbe avere vita facile rispetto al centrosinistra. Qui Maccauro potrebbe contare su Torquato (Nocera Inferiore) e su Bottone, primo cittadino di Pagani, che nelle ultime ore ha sancito ufficialmente l’accordo con il Partito democratico. Al Senato, invece, a nord a rompere le uova nel paniere potrebbe essere il Movimento 5 Stelle che ha candidato Andrea Cioffi, uscente senatore, uscito in posizione non utile nel listino proporzionale. Qui si gioca una partita importante l’uscente Tino Iannuzzi che ha incassato, nonostante tutto e tutti, una nuova deroga dal partito per tentare di rientrare in Parlamento. A Sud, invece, per ora Spinelli (sindaco di Castellabate) ha acceso i motori a differenza della sfidante Filomena Gallo rimasta ancora ai box.Nella galassia «proporzionale», per ora, si distingue Alberico Gambino che anche stavolta ha messo su la solita e collaudata organizzazione a sostegno della sua candidatura con “Noi con l’Italia”. La lista Insieme (centrosinistra), invece, si presenterà domenica mattina con tanto di presenza di Riccardo Nencini. Naturalmente siamo ancora all’inizio, con i candidati impegnati a recuperare anche gli scontenti e gli esclusi di questa campagna elettorale. Soprattutto Forza Italia dovrà trovare la giusta sintesi tra le anime per rafforzare la pattuglia di sostenitori. Il conto alla rovescia, però, è già partito.