di Brigida Vicinanza
Dopo un “tira e molla” durato un’intera giornata, Roberto De Luca alle 21.30 rimette nelle mani del sindaco le sue deleghe assessorili con una Pec. A niente sono bastati i rimproveri di papà Vincenzo che tra sabato e domenica a quanto pare in uno slancio paterno abbia provato a consigliare il figlio sul da farsi. Probabilmente, il governatore della Campania non avrebbe voluto mai che il figlio minore facesse un passo indietro così azzardato, eppure secondo quanto si apprende da voci vicine alla famiglia, Roberto è stato consolato e appoggiato solo dalla madre, l’ex moglie di Vincenzo De Luca. Una notte in cui l’assessore al bilancio del Comune di Salerno ha pensato se giocarsi o meno l’ultima carta. E alla fine ha fatto di testa sua, proprio per non fornire alibi a nessuno e forse nemmeno alla sua famiglia. Non è dato sapere se in famiglia sia avvenuto o meno uno strappo, ma un figlio a quanto pare è stato lasciato indietro per dare spazio adesso a quello candidato alle politiche, Piero. E per quanto riguarda la questione delle dimissioni di Roberto, il Movimento 5 stelle non ha rinunciato ieri alla protesta sotto il portone di Palazzo di Città. Inizialmente avrebbero dovuto chiedere proprio le dimissioni di De Luca jr dopo l’inchiesta che lo vede coinvolto, ma ieri mattina, dopo l’annuncio del secondogenito di Vincenzo alla presentazione dei candidati in quota Pd e alla festa per il fratello maggiore, sono scesi in piazza per chiedere al primo cittadino Enzo Napoli di accettarne la scelta definitivamente. “La nostra richiesta è che il sindaco accetti le dimissioni di Roberto De Luca – ha sottolineato Andrea Cioffi – perché se sono state presentate è dovere del primo cittadino accettare le volontà del suo assessore al bilancio, ci auguriamo che non ci giri attorno. I cittadini non possono essere rappresentati da una persona che non si capisce a quale titolo parli di ecoballe, che è una cosa che non riguarda i salernitani. Forse è il figlio del governatore e allora può? Ma non può allora rappresentare questa città. Speriamo che il sindaco che non aspetti le elezioni”. Il tutto in contemporanea con il gruppo pentastellato napoletano che sotto Palazzo Santa Lucia hanno dato vita insieme ai consiglieri regionali, ad un flash mob, chiedendo a gran voce le dimissioni del Governatore “padre”. Ma non solo protesta. Il deputato salernitano Angelo Tofalo e il senatore Andrea Cioffi hanno provato a varcare le porte del Comune, senza aver risposta positiva. Volevano incontrare il primo cittadino per chiedere conferma delle dimissioni di De Luca jr, ma la risposta è stata “il sindaco è impegnato”. “Nonostante ci fossimo presentati come due parlamentari, il sindaco non ci ha ricevuti. Non abbiamo potuto chiedere delucidazioni, ma sappiamo solo che questa mattina (ieri per chi legge) le dimissioni di Roberto De Luca non sono state protocollate”. All’iniziativa erano presenti anche i candidati pentastellati alle politiche, tra cui quello salernitano Nicola Provenza: “Il Movimento 5 stelle in questo momento sta andando sulle proposte e sulla liberazione di un sistema che da una parte e dall’altra pensa prima a mantenere il proprio potere e solo in secondo momento eventualmente all’interesse dei cittadini. Non si può essere istituzione e tutelare solo una parte ma tutti i cittadini. L’istituzione non può cadere in nessun tranello, così come è successo”.