Erika Noschese
Importante appuntamento ieri mattina al teatro Augusteo di Salerno, in occasione dell’assemblea pubblica organizzata da Confindustria Salerno. Tema centrale dell’incontro i giovani, le opportunità, il merito ed il talento per un Paese che vuole crescere. A prendere parte all’assemblea di Confindustria il ministro dell’Economia e Finanze, Pier Carlo Padoan; il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia ed il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «Abbiamo due grandi criticità in Campania e nel Sud e cioè il tasso di emigrazione giovanile, soprattutto dei giovani scolarizzati, e il tasso di disoccupazione giovanile che rimane estremamente alto». È quanto dichiarato dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca che ha poi sottolineato l’importanza di continuare nella linea di investimento affinché nei prossimi mesi maturi l’idea di un piano per il lavoro dedicato al Sud che punti anche ad incrementare l’occupazione nella pubblica amministrazione. «I giovani non credono più in questo Paese perché è un Paese nel quale si fa fatica a concretizzare una qualunque idea, un qualunque slancio positivo, creativo, perché la vera cappa di piombo che pesa sull’Italia e il groviglio burocratico, amministrativo, giudiziario che rende quasi una impresa eroica tradurre qualunque progetto in realtà. Lancio, però, anche ai giovani della Campania un messaggio di fiducia. Siamo ripartiti come Regione. Il 2018 sarà l’anno di decollo anche di grandi progetti territoriali», ha aggiunto il governatore. Parla di crescita eccezionale il ministro Padoan che ha voluto sottolineare il contributo della Regione Campania che ha contribuito alla crescita. «La Campania è la prima del Sud perché ha fatto da acceleratore alle politiche economiche nazionali», ha dichiarato dal canto suo il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «È un bellissimo segnale ed è un messaggio di un paradigma di pensiero che in questo Paese deve cambiare. Prima decidiamo che cosa vogliamo definire nell’economia reale, poi individuiamo strumenti, quindi risorse e poi interveniamo sui saldi di bilancio. Non interveniamo sui saldi di bilancio prescindendo dagli effetti sull’economia reale; primato alla politica e valutazione della politica in funzione dei provvedimenti e dei risultati che questi realizzano sull’economia reale. Mi sembra, questa, una società post-ideologica con la quale dobbiamo fare tutti i conti, a partire da noi corpo intermedio dello Stato». Per Andrea Prete, presidente di Confindustria Salerno, il futuro del Paese sono i giovani che «non sono un problema» ma «la soluzione del nostro Paese». In merito all’assemblea di Confindustria ha detto la sua anche il sindaco Napoli dichiarando che «Il tema “Fiducia ai giovani” individuato da Confindustria Salerno è stata una scelta coraggiosa e cruciale, perché la valorizzazione del talento dei giovani rappresenta una sfida decisiva per il futuro della nostra comunità, del Sud e dell’Italia intera. Un Paese che non offre fiducia e speranza alle nuove generazioni è un Paese condannato a morte, senza rimedio. E’ giunto il momento di porre i giovani al centro dell’agenda politica ed istituzionale del Paese, cercando di metter a frutto anche i timidi ma importanti segnali di ripresa economica che vedono il PIL crescere quasi del 2 per cento e la Campania “locomotiva” della ripresa con il 2,5 per cento. A Salerno da tempo abbiamo imparato a non fermarci alla semplice lamentela. Abbiamo dimostrato in questi anni di ottenere risultati importanti e concreti, puntando in particolare sulla trasformazione urbana e sull’industria turistica, ma anche grazie ad esperienze virtuose come quella dello Sportello Unico Attività Produttive, di Fabbrica Salerno, dello Sportello Impresa. Il nostro obiettivo è la creazione di un ecosistema tale da favorire la creazione di impresa e dunque di lavoro, al fine di scongiurare la disillusione, lo scoramento, la fuga delle risorse migliori».