GUARDA IL VIDEO. “La voce delle Scuole”, il Progetto Formativo che il nostro giornale ha avviato con le scuole di ogni ordine e grado di Salerno e provincia, continua a registrare consensi, ottenendo plauso da parte dei dirigenti scolastici e riscuotendo un successo superiore alle aspettative. L’iniziativa culturale, certamente innovativa, e che non ha eguali, ha avviato anche un percorso itinerante, attraverso un “face to face”, finalizzato alla individuazione dei punti di forza e delle criticità che presenta l’iniziativa culturale. Il forum tematico ha fatto tappa a Vallo della Lucania, la cittadina cilentana dove ha sede il Liceo Scientifico da Vinci, diretto dal Preside Prof. Antonio Iannuzzelli. Una sala gremita da studenti e docenti ha testimoniato la nostra presenza. Registriamo la presenza dei Professori Paolo Bartoli, docente di Matematica e Fisica, Nicola D’Ambrosio, Sabrina De Rosa e Patrizia Durso, docenti di Italiano e Latino; Laura Sacchi, docente di Storia e Filosofia e Annamaria Speranza della cattedra di Italiano e Latino; oltre al prodigo Giuseppe Sivo, tecnico di laboratorio del “da Vinci”, nella veste di foto-cine operatore. Ed eccoli i liceali del “da Vinci”, quelli che hanno già avuto modo di partecipare alla nostra iniziativa e tutti gli altri compagni, interessati ed incuriositi da questa opportunità che il nostro giornale ha messo a loro disposizione: la scuola che parla di sé fuori dalle mura scolastiche, rivolgendosi all’opinione pubblica, attraverso un giornale. Nel corso dell’incontro è stato rimarcato l’argomento trainante del progetto: la comunicazione. Tema questo di travolgente attualità, rivoluzionato dall’ingresso dei social-network che costringono gli utenti a comprimere i messaggi informativi in un limitato numero di caratteri. “La scuola non può rimanere ferma, mentre intorno il mondo cambia. La scuola ha bisogno di cambiare volto, pur rimanendo fedele ai suoi valori di fondo” si è detto ai presenti, studenti, docenti e personale amministrativo, tutti, indistintamente, attenti come in poche occasioni accade. Si, l’attenzione è stata unanime e la sala ha fatto sentire il suo fragore, rompendo il silenzio sino ad allora registrato, quando il gruppo di liceali Michela Carracino, Mariantonietta Cinnadaio, Giovanna Di Paola, Gaia Farnetano, Francesco Gallo, Desireè Scanniello e Arianna Volpe, sono stati chiamati a raccontare la loro prima esperienza giornalistica. L’emozione non è mancata, frenata dall’entusiasmo di aver ricevuto, per primi, l’invito a scrivere, in libertà, su un quotidiano del territorio. “Quale è stata la prima sensazione, quando hai aperto “Cronache” e letto il tuo nome sul giornale?”, la domanda ricorrente ai giovani liceali. Le risposte, simili, hanno lasciato trasparire l’emozione e la soddisfazione che solo i ragazzi riescono ad esprimere con lo sguardo, anche senza parlare troppo, perché loro appartengono all’era della sintesi e della “troncatura” delle parole. Interessanti i contributi forniti dai docenti intervenuti. La Prof.ssa Annamaria Speranza, apprezzando l’iniziativa avviata dal nostro giornale, ha fornito spunti interessanti, sottolineando l’importanza della qualità dell’informazione e della comunicazione “La parola è tale quando esprime una verità. Altrimenti non è comunicazione, ma un suono privo di articolazione armonica”, in sintesi, quanto, dichiarato dalla docente. La Prof.ssa Laura Sacchi, nel suo intervento, ha voluto rimarcare l’importanza dell’ordine delle parole nella propria mente, utile anche nell’apprendimento delle materie di studio. “E’ proprio vero che per parlare o scrivere bene occorre innanzitutto saper pensare ordinatamente” ci ha detto la docente di Storia e Filosofia, condividendo il nostro pensiero. Il forum è giunto a conclusione con l’intervento del Prof. Paolo Bartoli, il quale nel chiudere l’incontro ha espresso il proprio pensiero, condiviso dai colleghi, circa l’importanza per la scuola di organizzare e partecipare ad iniziative, come quella avviata dal nostro giornale, che contribuiscono ad accrescere la formazione degli studenti, arricchendo, con tematiche innovative, il percorso curriculare che i docenti indirizzano ai propri allievi, nel comune interesse di formare giovani attesi da una società, le cui aspettative sono sempre più ricercate. E’ questa la scuola che vogliamo: l’ambizioso messaggio che abbiamo recepito, tra i presenti. A conclusione di questa “giornata particolare” ci piace ricordare le parole di Alessandro D’avenia , giovane scrittore siciliano, nella sua lettera “il primo giorno che vorrei”. “Aiutatemi a non illudermi, a non vivere di sogni campati in aria, ma allo stesso tempo insegnatemi a sognare e ad acquisire la pazienza per realizzarli quei sogni, facendoli diventare progetti”.
Nicola Castorino