Pina Ferro
Avevano il controllo del trasporto su gomma dei prodotti ortofrutticoli e chi si rifiutava di utilizare le ditte “suggerite” veniva punito con atti intimidatori e aggressioni. Il Guo del tribunale di Salerno ha rinviato a giudizio 46 delle circa 100 persone coinvolte nell’indagine portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia su incarico della Procura di Salerno. Il prossimo 9 gennaio comnparinanno dinanzi ai giudici del Tribunale di Salerno per l’avvio del processo: Enrico Bisogni, Lucio bisogni, Marcello Palmentieri, Luigi Mogavero Carmine Mogavero Angelo Mogavero (detto Raffaele), Mariano Sena, Giovanni De Maio, Rocco Pecoraro, Emilio Pecoraro, Maurizio Adinolfi, Fadil Ahmetovic, Massimo Autuori, Mario Langella, Mario Capriglione, D’Alessio Michele, Alessandro Fasulo, Francesco manzo, Antonio Mogavero (detto Antonello), Massimo Stabile, Carolina Bruno, Michele Bisogni, Massimiliano Caronia, Roberta Di Concilio, Antonio Ferullo, Immacolata Ferullo, Raffaele Maddalo, Alessandro Monzo, Ersilio Pierro, Cinzia Rizzo, Matteo Vitale, Raffaele Iemma, Cristian Bevilacqua, Enrico Brenga, Giovanni Cavallaro, Paolo Micillo, Gianluca Barba, Antonio D’Antonio, Emiddio Roberto, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Volpe, Gianluca di Benedetto, Rosario Di Biase, Giuseppe Ruggiero, Maurizio Giuseppe, Ernesto Nigro.
Il blitz scattò agli inizi dello scorso mese di marzo, quando furono eseguite 24 misure cautelari con le accuse di “associazione di tipo mafioso” , “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti” ed una molteplicità di “reati-fine” con l’aggravante del “metodo mafioso”.
Contestualmente, fu notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari ad altre 69 persone indagate, a vario titolo, per gli stessi reati.I provvedimenti scaturirono da una complessa indagine – denominata “Omnia” – avviata nel gennaio 2011 e condotta dalla Compagnia di Battipaglia, che ha portato a cristallizzare gli assetti della criminalità organizzata nell’area a sud di Salerno. Due i filoni principali dell’indagine, il primo denota profili di assoluto interesse circa le linee di sviluppo e di tendenza del fenomeno criminale accertato, da cui emerge un particolare profilo di pericolosità delle condotte delittuose segnalate: esso infatti ruota attorno alla conquista manu militari del settore economico legato al trasporto dei prodotti ortofrutticoli della Piana del Sele. Tra i reati accertati vi sono plurime richieste estorsive, atti intimidatori con finalità estorsive (mediante incendi, danneggiamenti, gambizzazioni ed esplosioni di colpi di arma da fuoco) e condotte di concorrenza sleale, consumati ai danni di ditte di autotrasporto e imprenditori agricoli della Piana del Sele, avvalendosi di due ditte di autotrasporto riconducibili al sodalizio; 4 estorsioni consumate nel 2011 in danno di 2 imprenditori agricoli di Pontecagnano Faiano e 2 titolari di imprese edili di Bellizzi e Montecorvino Rovella.
Il secondo filone d’indagine ruota invece attorno al controllo da parte dello stesso gruppo del sempre lucroso traffico di sostanze stupefacenti. Anche qui l’egemonia viene affermata innanzitutto approfittando dell’assenza dal territorio dei precedenti referenti, in virtù del loro stato di detenzione