Gli abusivi del Lungomare, capeggiati da Daouda Niang, preannunciano uno sciopero della fame per protestare contro le forme di discriminazioni di cui a loro dire sarebbero vittime. Niang in un post su facebook definendo i suoi colleghi venditori di merce contraffatta poveri dice che: «Una città che vieta ai poveri di lavorare non è una città turistica”. Intanto ieri sera controlli ad oltranza e numerosi fermi sul Lungomare cittadino. Con in testa il Questore Pasquale Errico i poliziotti della celere, delle volanti e dei ‘falchi’ hanno effettuato una serie di fermi e di perquisizioni, in particolare, di extracomunitari. Uno di essi sprovvisto di permesso di soggiorno è stato denunciato mentre un altro, seppur regolare sul territorio, è risultato gravato da precedenti per reati contro la persona e il patrimonio. Con i poliziotti hanno pattugliato il lungomare anche numerosi equipaggi della polizia municipale. “Una città che vieta ai poveri di lavorare non è una città turistica. Invitiamo tutte le persone che odiano l’ingiustizia e le discriminazioni a manifestare con noi, alle manifestazioni di presidio, sciopero della fame che stiamo preparando per i prossimi giorni e nelle prossime settimane, per denunciare l’inuguaglianza, l’ingiustizia e il boicottaggio che viviamo ogni giorno a Salerno, nella nostra città. Il boicottaggio che attacca e indebolisce il Lungomare per organizzare, poi, la ruota panoramica, continuando a dire che non è sicuro. Invitiamo tutte le cittadine e tutti i cittadini a darci una mano a combattere questa ingiustizia e discriminazione e questa situazione di disuguaglianza”.Si legge nel post di Daouda Niang.