Conservatorio, Mandia nominato rinuncia. Il Senato accademico vuole Lanocita - Le Cronache
Salerno

Conservatorio, Mandia nominato rinuncia. Il Senato accademico vuole Lanocita

Conservatorio, Mandia nominato rinuncia. Il Senato accademico vuole Lanocita

Di Olga Chieffi

Con il direttore del Conservatorio “G.Martucci”, Fulvio Maffia a stringere ancora accordi, dopo l’asse Salerno-Tirana, a Varna in Bulgaria per sottoscrivere rapporti di collaborazione, in favore delle eccellenze della nostra istituzione musicale, con il teatro dell’Opera, grazie ancora ai buoni offici del docente di esercitazioni orchestrali Jacopo Sipari di Pescasseroli, in tournée lì per una Bohème, ecco giungere la nomina del Ministro dell’Università e Ricerca  Anna Maria Bernini, al dirigente scolastico Pietro Mandia, attualmente alla testa dell’Istituto omnicomprensivo di Padula quale nuovo Presidente del CdA del Conservatorio. Una nomina, tra l’altro, a cui  Pietro Mandia ha immediatamente rinunciato, dopo aver avuto la meglio sull’Avv. Franco Massimo Lanocita, past President nonché vicepresidente con nove anni di presenza fattiva, qui a Salerno, a cui si aggiungono tre anni di presidenza al “Gesualdo da Venosa” di Potenza  (ricordiamo scherzosamente salutato in un festival del jazz del Martucci quale Presidente emerito) e su di un altro dirigente scolastico, Stefano Albano, alla testa della Scuola “Gramsci-Impastato” di Giugliano. Non riusciamo ad intuire come il Ministro Annamaria Bernini, non abbia potuto tener conto della grande esperienza e conoscenza di luoghi, persone e problemi di un conservatorio over-size, quale è il Martucci di Salerno, da parte di Franco Massimo Lanocita. Forse, leggendo il palmares del ministro, potremmo arrivarci facilmente: nel governo Meloni e dal 15 febbraio 2021 Vicecoordinatrice Nazionale di Forza Italia, dapprima esponente di Alleanza Nazionale, poi de Il Popolo della Libertà e, infine, appunto di Forza Italia, ricoprendo la carica di ministro per le politiche europee nel governo Berlusconi IV, addivenendo così quasi alla convinzione che questa nomina sarà un braccio di ferro tra il Senato Accademico del nostro conservatorio che punta con determinazione sull’Avvocato salernitano e il direttivo dei berlusconiani. Non è dato sapere se ci sarà un’altra nomina nell’immediato ovvero, il senato accademico dovrà partorire un’altra terna di nomi ed attendere ancora una volta la scelta del ministro, in tempi dilatati che potrebbero far saltare progetti, quasi acclarati, quali l’affido dell’auditorium che giace quale cattedrale nel deserto. L’invito è di guardare con consapevolezza ai padri della democrazia per una scelta giusta alla testa di un istituto che guida la giovinezza ed il futuro di un’arte quale è la musica e i suoi “mestieri”. “L’arte bella è invece una specie di rappresentazione che ha il suo scopo in se stessa, e che, pur senza scopo, promuove la cultura delle facoltà dell’animo in vista della comunicazione in società”, scrive Emmanuel Kant ne’ La critica del giudizio, quindi, l’augurio è che il  nuovo presidente del Martucci, possa essere scelto ciriticamente, senza secondi fini, come la Musica.