di Red.Cro.
Dopo 19 anni arriva la sentenza di condanna per uno stralcio di inchiesta legata al clan Placanico. Ed arriva anche la condanna per 3 dei quattro imputati coinvolti nell’inchiesta condotta all’epoca dal Pm Centore. Il quale impugnò la sentenza di assoluzione emessa in primo grado. Ieri in Corte di Appello si è consumata questa lunghissima vicenda giudiziaria finita nel dimenticatoio che vide coinvolto anche un finanziere, finito alla sbarra e tra i condannati per associazione a delinquere dedita allo spaccio della droga. Si è partiti da una dura condanna chiesta dall’accusa, 14 anni e mezzo. La sentenza emessa per Michele Cavallo, Luca Arpino e Attilio Giannattasio è stata di 4 anni e mezzo. E’ stata assolta invece Monica Iannicelli, difesa dall’avvocato Luigi Gargiulo, ex moglie del collaboratore di giustizia Andrea Cuomo, che per primo ma anche l’unico svelò agli investigatori il traffico di droga e i partecipanti al giro di spaccio in città. Come si è pervenuti alla condanna e quindi al ribaltamento della prima sentenza? Decisive le dichiarazioni di un altro pentito, Dario iannone che di fatto ha confermato quelle di Cuomo che in primo grado non erano state ritenute sufficienti per condannare gli imputati. Il nome di Iannone compare soprattutto nel processo per l’omicidio Stellato. «Ho saputo che D’Andrea ha sparato e Villacaro portava la moto» dichiarò, confermando le ricostruzioni investigative di una guerra tra gruppi criminali per la conquista di piazze di spaccio mercato dei videopoker”. Lo stesso Iannone aveva fatto parte del clan Placanico, prima del blitz che quindici anni fa decapitò il sodalizio criminale salernitano e che ieri ha visto una nuova sentenza. Iannone, insieme a Ciro De Simone, con le sue dichiarazioni fece scattare anche l’inchiesta sulle truffe assicurative e finanziarie borderline alla base della maxi inchiesta avviata dalla Dda di Salerno. Gli avvocati degli imputati hanno già annunciato il ricorso in Cassazione.