di Marta Naddei
Sembra ci sia una particolare chimica tra il Comune di Salerno e la Corte dei Conti. La ferma volontà della maggioranza consiliare di approvare il bilancio di previsione 2013 nonostante la ferma bocciatura da parte del collegio dei revisori dei conti, con particolare riferimento alla manovra di assestamento, fa drizzare le antenne della magistratura contabile che già in altre occasioni ha bussato alla porta di palazzo di Città. L’organo di giustizia contabile potrebbe ben presto essere tirato in ballo da ciò che è rimasto della minoranza in Consiglio comunale, soprattutto se, come sembra quasi certo che sarà, il 30 dicembre, l’assestamento di bilancio superi l’esame dell’assise municipale. Il consigliere comunale Roberto Celano, che aveva anche sollecitato l’intervento del collegio, sottolineando le storture della manovra finanziare, lo aveva annunciato già nei giorni scorsi: «Se passa la delibera in Consiglio, porto tutto alla Corte dei Conti». E se fino a giovedì quelle sul riequilibrio di bilancio (con l’inserimento delle somme provenienti dalla vendita di Centrale del Latte ed aree pubbliche, procedure entrambe sotto esame del Tar) potevano essere delle forti perplessità, con la bocciatura del documento da parte dei tre componenti del collegio dei revisori dell’Ente, Matteo Rascio, Gianfranco D’Onofrio e Antonio Bianchino (sorteggiati e non nominati), sono diventate certezze. «Dopo la relazione degli Ispettori del Mef ed i numerosi interventi della Corte dei Conti – afferma il consigliere Celano – anche l’organo di controllo interno all’Ente evidenzia criticità in relazione all’attendibilità ed alla congruità delle poste di bilancio, mettendo in “discussione” di fatto l’equilibrio dello stesso». Il rischio concreto, infatti, è che c’è grande e legittima incertezza sulla effettiva possibilità che il Comune di Salerno incassi, da qui a breve, le somme apposte in variazione di bilancio per evitare il dissesto finanziario. «Siamo curiosi di capire se i consiglieri di maggioranza – pur di restare in “sella”, intenderanno incorrere in rischi abbastanza “prevedibili” manifestando propensione a votare una manovra di bilancio che dimostra criticità evidenti e un Comune ormai sull’orlo del dissesto finanziario» – conclude Celano. Intanto, la Giunta comunale ha deliberato, lo scorso 13 dicembre in favore dell’incremento dell’anticipazione di cassa straordinaria per far fronte alle spese. Un balzo dai 70 milioni di euro inizialmente richiesti ai quasi 83 milioni (cinque dodicesimi) attuali. Somme, queste, che spetterà poi all’Ente coprire con le proprie entrate.