«Il ricordo di Matteotti è vivo qui a Salerno e in tantissime piazze d’Italia dove i socialisti, stamattina (ieri per chi legge ndr), sono scesi e, per tutta la giornata, ricorderanno, a 99 anni dalla morte, la barbara uccisa di un martire del fascismo che è stato Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario e anche il deputato che ebbe il coraggio, guardando prima degli altri con lungimiranza i rischi che l’Italia stava correndo, inseguendo il fascismo. Nella solitudine assoluta, sia dell’area di destra che stava crescendo, ma anche e soprattutto di uno scontro a sinistra che vedeva una parte dei comunisti massimalisti contro l’azione di Matteotti e contro l’azione dei socialisti riformisti che guardavano nel fascismo il vero nemico, il vero problema dell’Italia». Lo dice il segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, Enzo Maraio, intervenuto a Salerno, in Piazza Matteotti, dove i dirigenti del Psi hanno deposto una corona per commemorare il leader socialista. «Matteotti è stato il primo antifascista, quello che per primo denunciò il pericolo del fascismo. E lo fece in totale solitudine addirittura con una parte dei comunisti massimalisti che lo avversarono. Una figura attorno alla quale noi socialisti abbiamo il dovere della memoria e ci prepariamo a celebrare i cento anni dalla morte. In questo momento storico – ha concluso il segretario Maraio – ricordare figure come quella di Matteotti è necessario per tenere alta e viva l’attenzione sui valori dell’antifascismo. A Salerno, oltre al segretario nazionale del Psi Maraio e una folta delegazione di amministratori nonché compagne e compagni socialisti si sono riuniti per deporre una corona di garofani rossi sotto la targa che intitola la piazza a Matteotti. Molti gli esponenti della maggioranza presenti alla commemorazione così come è stato presente anche il sindaco di Salerno, Enzo Napoli. In piazza anche rappresentanti provinciali dell’Ampi, tra questi il dottore Vittorio Salemme che ha portato a conoscenza dei contenuti di un convegno organizzato da un’assemblea dei partiti di opposizione a Salerno il 17 agosto del 1924 nella Sala Tasso del Convitto Nazionale, dal titolo “Mezzogiorno e fascismo”.
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