di Andrea Pellegrino
Dopo l’«empasse» dello scorso anno a Salerno città, i Cinque Stelle hanno centrato il colpo in vista delle amministrative di giugno. Liste nei comuni principali chiamati alle urne, con l’obiettivo di conquistare qualche fascia tricolore o un cospicuo numero di consiglieri comunali. Candidati schierati ad Agropoli, nel regno di Franco Alfieri. Nel paese guidato dal “signore delle fritture”, che passa il testimone al suo vicesindaco, il Movimento 5 Stelle tenterà di conquistare il fortino. In campo c’è Consolato Caccamo, esponente di primo piano pentastellato, già candidato alle scorse elezioni regionali. Agostino Romano, invece, guiderà la lista a Bracigliano, terra del sindaco democrat, Antonio Rescigno, rieletto di recente anche al consiglio provinciale. Appena ventenne il candidato sindaco di Capaccio Paestum. Si tratta di Antonio Bernardi che è già al lavoro per presentare il suo programma elettorale. Capaccio è, tra l’altro, la base operativa del consigliere regionale Michele Cammarano. «La nostra giunta – dice Antonio Bernardi – punterà sulle idee green e innovative. Le idee per Capaccio Paestum dovranno essere reali, tutti dovranno pretendere i fatti e non più le chiacchiere. Non ho paura dei miei 20 anni per mettermi in gioco, il vero problema sono coloro che per 20 anni hanno promesso le stesse cose che promuovono oggi». Una under 30 anche a Mercato San Severino. Qui il Movimento 5 Stelle schiera Annalucia Grimaldi che tenterà di scardinare la corazzata Romano. Ancora i Cinque Stelle presenti a Castel San Giorgio con Gaetano Riso mentre Vincenzo Spinelli guiderà la lista pentastellata a Nocera Inferiore. Infine a Roccapiemonte, in campo c’è Andrea Iuliano, collaboratore del deputato Angelo Tofalo. «Un grandissimo impegno a cui sto dedicando il massimo del mio tempo. Il gruppo insieme al quale mi candiderò – dice Iuliano – è ricco di professionalità ognuno esperto nel proprio campo. Abbiamo un progetto ambizioso: migliorare la nostra città ormai ridotta ad un cumulo di macerie sopra al quale i nostri amministratori locali sfilano senza alcuna remora di un operato opinabile, privo della capacità di reagire alle perdite di importanti finanziamenti. C’è bisogno di una vera svolta. Una politica 2.0. Idee chiare, onestà e trasparenza sono i nostri valori. Forse saremo controcorrente per pochi perché cancelleremo i favoritismi di una città fondata sulla mercificazione del voto, ma esiste una “Rocca bene” che pretende la corretta gestione amministrativa. Nella nostra lista non ci saranno medici, ma cureremo il nostro paese con passione e dedizione. La città necessita dei suoi rappresentanti per tutto il periodo del mandato e non solo nei due mesi antecedenti alle elezioni. Siamo e saremo tutta un’altra storia».