Christian Durso: primo a frequentare un’università pubblica da remoto - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Una piccola vittoria, un piccolo traguardo, ma un grande riconoscimento nel campo, ancora troppo martoriato, dei diritti in Italia. Protagonista di questa storia è l’attivista Christian Durso, vecchia conoscenza di questo giornale e che ha portato avanti numerosissime battaglie con l’obiettivo di raggiungere l’uguaglianza per tutti i cittadini. L’ultimo successo in mero ordine cronologico riguarda il diritto allo studio, un diritto ottenuto dopo anni di battaglie, di interventi della politica, di appelli.

Sono luoghi dove la vita conserva un ritmo più umano, dove il paesaggio racconta secoli di storia e dove le relazioni sociali mantengono una forza che altrove si è indebolita. Eppure, proprio queste zone pagano il prezzo più alto dei processi di modernizzazione, diventando progressivamente più fragili e meno attrattive.

Le difficoltà che incontrano sono molteplici: dalla carenza di servizi essenziali alla riduzione dei presìdi sanitari, dalla rarefazione degli istituti scolastici alla mancanza di opportunità formative, fino alla presenza discontinua o in alcuni casi quasi assente della linea internet, elemento oggi imprescindibile per il lavoro, la comunicazione, l’istruzione e la partecipazione alla vita pubblica.

Il giovane convive con un’atrofia muscolare spinale di tipo 3 che, da vent’anni, lo obbliga a spostarsi esclusivamente tramite scooter per disabili. Nonostante questa condizione complessa, non ha mai abbandonato il desiderio di studiare all’università. Già nel 2023 aveva provato a rivolgersi a diversi atenei chiedendo di seguire le lezioni e sostenere gli esami da remoto, ma le risposte negative ricevute lo avevano costretto a rinviare momentaneamente l’iscrizione tanto attesa.

Nel corso dello stesso anno la sua storia è diventata un tema politico: il senatore Ivan Scalfarotto, su segnalazione dell’associazione Luca Coscioni, ha presentato un’interrogazione al Governo chiedendo che le persone con disabilità grave potessero accedere interamente a distanza al percorso universitario. Interrogazione che ha citato proprio un articolo di questo giornale del marzo 2023. A seguito di questo intervento, il 6 dicembre 2024 il Ministero dell’Università guidato da Anna Maria Bernini ha emanato il Decreto n. 1835, che permette agli studenti con disabilità grave certificata di sostenere gli esami da remoto.

L’adozione del decreto ha consentito a Christian Durso di iscriversi a un’università privata, che però non offriva il corso di Giurisprudenza. La svolta è arrivata quest’anno: ha deciso di continuare gli studi in un ateneo pubblico, La Sapienza di Roma, presentando la documentazione relativa alla sua condizione. La facoltà di Giurisprudenza ha così emanato una delibera che gli permette di seguire le lezioni e sostenere gli esami completamente a distanza.

Con questo provvedimento, l’attivista Durso è diventato il primo studente totalmente in remoto della Sapienza. “Oggi – le sue parole – posso studiare Giurisprudenza da casa. Aver intrapreso il mio percorso da giurista ha già dato i suoi frutti per i diritti di tutti”. La sua battaglia, portata avanti con determinazione, rappresenta un risultato condiviso che punta alla piena realizzazione del diritto allo studio e a un’università realmente inclusiva e accessibile per ogni studente.

“Ho vinto io – conclude – ma con me tanti ragazzi, tante famiglie, l’associazione Coscioni, tanti studenti che fino ad ora hanno vissuto delle discriminazioni