di Erika Noschese
«I miei obiettivi nascono dall’impegno che io ho sempre verso i giovani, penso che persone che hanno un minimo di esperienza – o un massimo di esperienza – debbano anche mettersi al servizio del più giovani». Lo ha dichiarato Caterina Miraglia, docente universitaria, già assessore regionale della Campania, Presidente della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, soggetto gestore del Museo Madre e delle attività culturali ed artistiche ad esso connesse. «Il meccanismo per l’Europa è un meccanismo molto complicato, anche perché diciamo che la legislazione che riguarda L’Europa è risalente al periodo pre-covid e allo scenario di guerra che in questo momento abbiamo. Quindi è necessario dare una svolta, cercare di orientare le attività dell’Europa ad una maggiore coesione per fare effettivamente gli Stati Uniti d’Europa e questo pensiero, l’organizzazione di un partito che abbia come finalità quello di riunire l’Europa intera con i criteri naturalmente aggiornati con le risposte alle esigenze odierne, è il punto fondamentale di questo assemblamento di partiti sotto un’unica bandiera: Stati Uniti di Europa», ha dichiarato la Miraglia. Da docente universitaria ha trascorso la sua vita accanto ai giovani ed è su di loro che cerca di puntare la sua corsa verso Bruxelles anche per provare a contrastare la disaffezione che oggi i giovani vivono nei confronti della politica: «La disaffezione dei giovani alla politica è un dato sicuramente accertato questo perché non ci sono scuole di partito, non esiste un’identificazione del partito con l’ideologia, oggi è tutto molto sfumato, poi network hanno peggiorato nel senso che la rapidità con la quale c’è il contatto non consente il ragionamento; la politica ha necessità di ragionamento, di considerazioni, di confronto e quando si assottiglia troppo il confronto, ma rimane così in velocità, sicuramente non dà la spinta ai giovani di interessarsi all’argomento e noi dobbiamo cercare di rimediare». Tra gli obiettivi che la professoressa Miraglia intende portare avanti sicuramente la sfida del Sud affinché possa avere un ruolo centrale in Europa, la rifondazione della Comunità Europea per le grandi sfide del futuro; riqualificazione della classe politica e rappresentanza dei territori; politica come visione prospettica; recupero dei giovani alla partecipazione politica. «Finalmente si parla di argomenti che stanno a cuore agli italiani – ha aggiunto – Abbiamo l’obbligo, noi donne ed uomini con decennale esperienza politica, di aiutare i giovani a costruire un’Europa migliore di quella attuale, dove la meritocrazia sia caposaldo del futuro».