“Il Comune autolesionista nella gestione dei percettori di RdC, preferisce vedere la città sporca per calcolo politico”. A puntare il dito contro l’amministrazione comunale il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Catello Lambiase che già in passato aveva proposto di utilizzare i cittadini che percepiscono il Reddito di Cittadinanza per colmare le carenze in città, soprattutto in termini di pulizia. “Da quando sono all’interno delle istituzioni, frequentando le Commissioni ed il Consiglio comunale, non sento altro che lamentele per carenze di Personale e carenza di risorse e trovo oramai insopportabile l’ostracismo del Comune di Salerno nel trovare un modo per impiegare i percettori del Reddito di Cittadinanza”, ha dichiarato Lambiase sottolineando che in città limitrofe quali Vietri sul Mare e tante altre, si è trovato il modo già da tempo. “Non credo che i dirigenti di Palazzo di Città abbiano nulla da invidiare a quelli delle altre città vicine. Ne abbiamo parlato oggi in Commissione Trasparenza. Il decreto del ministro del lavoro è datato 22 ottobre 2019. Lo stesso definisce chiaramente il percorso: il catalogo dei PUC (piani di utilità collettivi) attivati, deve essere comunicato nell’apposita sezione della piattaforma GePi dal Comune di Salerno, a cui spetta l’abbinamento tra percettori del Reddito ed il progetto utile stabilito – ha poi aggiunto il pentastellato – Ma lo stesso comune di Salerno, che lamenta ad ogni occasione le carenze di Personale per giustificare le sue negligenze, poi rimane immobile nel trovare una collocazione a qualche migliaia di percettori che dalle 8 alle 16 ore settimanali potrebbero essere utilizzati a scopi utili per la collettività. Sentiamo le più disparate scuse da parte dell’amministrazione: dai costi per la macchina amministrativa sino ad eventuali spese per le assicurazioni in caso di infortunio, che la legge specifica chiaramente in capo al ministero del Lavoro. La verità è da sempre lampante. Qualcuno dall’alto non gradisce che i percettori del Reddito facciano vedere come possano essere utili al bene comune e preferiscono vederli “sul divano” anche quando potrebbero essere impiegati. Questo accade non già per problemi burocratici ma per mera volontà politica: i cittadini salernitani sappiano che l’amministrazione comunale ha in dote a costo zero una forza lavoro che non sfrutta per mero calcolo; questo dovrebbero spiegarlo ogni qual volta accampano scuse di carenze di uomini per la manutenzione del verde e delle strade, per la pulizia delle spiagge e per tanti altri piccoli interventi che gioverebbero all’immagine di Salerno ed alla vivibilità della stessa. L’amministrazione comunale sceglie di vedere la città sporca per pura scelta politica. In ogni commissione mi impegno a portare questa battaglia all’attenzione pubblica ma mi scontro con un indirizzo politico autolesionista”.
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