di Giuseppe Ianni
Solenne cerimonia commemorativa a Santa Maria di Castellabate, per intitolare la sede storica del Gruppo ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) di Castellabate. Cerimonia molto sentita dai mainai in concedo ed in servizio, che in questi anni hanno tenuta alto l’amor di patria e la memoria storica della marina durante il secondo conflitto mondiale. Così, la sede che da oltre venti anni è centro di riunioni ed esposizione storiche del gruppo ANMI di Castellabate è stata intitolata agli eroi del sommergibile Velella. Sommergibile italiano, che il giorno prima dell’armistizio, l’8 settembre del 1943, con 52 marinai imbarcati, fu silurato ed affondato dal sommergibile inglese Shakespeare, nelle acque antistante Castellabate. In ricordo del luttuoso evento bellico ed, al sacrificio di questi eroici combattenti, i soci ANMI hanno voluto intitolare la loro sezione ai ”Caduti Regio Sommergibile Velella”. Alla cerimonia, presenti ufficiali e sottoufficiali di ogni corpo ed una foltissima cittadinanza, hanno assistito allo scoprimento del marmo a perenne memoria di quegli eroi del mare. Dopo l’appassionante discorso del presidente dell’ANMI di Castellabate luogotenente di marina Giannicola Guariglia e l’intervento del sindaco Marco Rizzo si è proceduto alla benedizione impartita dal parroco Don Roberto Guida. Alla solenne e toccante cerimonia hanno partecipato la giunta comunale al completo, il comandante Circomare di Agropoli, il vice comandante di Locamare di Castellabate, il colonnello Mario Guariglia, comandante dei carabinieri forestali del Parco del Cilento. Presenti vari gruppi ANMI della Campania con i loro labari fra cui: Avellino, Salerno, Olevano sul Tusciano con rappresentanze di Battipaglia e la presenza dell’Associazione carabinieri in concedo di Agropoli. Presenti anche Matteo Proto, consigliere nazionale dell’ANMI, Agostino Feleppa, figlio del caduto Eudecchio Feleppa, capo di III classe MM imbarcato sul Velella. Presenti ancora rappresentanti in concedo del Battaglione S. Marco gruppo Campania. Momenti di commozione dei presenti durante la recitazione della “preghiera del marinaio” letta da Pasquale Russo ed ancora durante la citazione da parte di Francesco Schiavo dei nomi dei 52 marinai del Velella, mentre in sottofondo andavano le note dell’inno dei sommergibilisti. In chiusura della cerimonia il presidente ANMI Giannicola Guariglia ha tenuto a riferire: Per noi marinai in concedo e importante mantenere viva la memoria storica di eventi e personaggi che hanno costituito un credo di valori civili e militari e sta a noi custodi di ciò adoperarci per tramandarli.