Marianna Carbutti è assessore alle Politiche Sociali e all’Istruzione del comune di Castellabate. Una delega molto pesante, soprattutto se paragonata all’alacre formicolio che il centro vive sotto questo punto di vista.
Assessore, due anni e mezzo di amministrazione: possiamo fare un bilancio?
“Certamente, dopo due anni e mezzo di amministrazione possiamo fare un bilancio positivo. In questo periodo, abbiamo lavorato senza sosta per risolvere le problematiche più urgenti e allo stesso tempo per mettere le basi per un futuro più solido e prospero per la nostra comunità. In questi due anni, abbiamo cercato di mettere al centro della nostra azione amministrativa le persone e le loro necessità, investendo su servizi che rispondano concretamente ai bisogni quotidiani della cittadinanza. I servizi sociali e sociosanitari sono, per legge 328/200, gestiti dal Piano Sociale di Zona. Noi facciamo parte del Piano Sociale di Zona S8 insieme ad altri 36 comuni e lì dove quest’ultimo è mancante cerchiamo di sopperire sempre, potenziando i vari servizi con fondi comunali. In questo senso, abbiamo incrementato il sostegno alle famiglie, con nuove iniziative a favore dell’inclusione sociale e del supporto alle persone in difficoltà economiche. Abbiamo rafforzato anche la rete di collaborazione con le associazioni locali, che sono fondamentali per la realizzazione di progetti sociali che rispondano ai reali bisogni del territorio. Certo, c’è ancora molto da fare, ma i risultati finora raggiunti ci danno la spinta per continuare a lavorare in questa direzione, cercando sempre di migliorare la qualità della vita per tutti i nostri concittadini”.
È stato riaperto al capoluogo l’asilo nido: una delle promesse in campagna elettorale…
“La riapertura del micronido è un grande traguardo per l’intero territorio. Un traguardo che non nasce dal nulla o per caso, ma è frutto di impegno e capacità di risoluzione delle criticità che fino ad oggi avevano bloccato l’apertura. In più si tratta di un servizio che l’Amministrazione Comunale ha reso completamente gratuito, mirando ad incentivare ed ampliare l’offerta didattica sul territorio, aiutando la crescita, la formazione e la socializzazione dei bambini e fornendo così un valido supporto alle famiglie. L’intera struttura, inoltre, è stata adeguatamente rimodernata con l’allestimento di nuovi spazi destinati alle varie attività di formazione da svolgere in completa sicurezza. Dopo 5 anni di assenza abbiamo ridato vita a questo servizio così atteso da molte famiglie. La risposta positiva che abbiamo avuto in termini di iscrizioni al servizio di asilo nido fa intendere quanto questo sia di grande aiuto alle famiglie del territorio”.
Politiche sociali: quali le iniziative messe in campo?
“Molteplici sono le iniziative che in questi tre anni abbiamo messo in campo nel sociale. C’è stata una vera e propria dinamicità operativa. Progetti sociali, servizi garantiti, supporto alle fasce più deboli. Questo perché siamo sempre attenti al tema delle politiche sociali. Tra le tante iniziative messe in campo possiamo ricordare i servizi aggiuntivi garantiti agli anziani, alle famiglie con difficoltà, alle persone con disabilità. Abbiamo in campo tanti progetti comunali: “Progetto un Tuffo nel blu” (attività di riscoperta ed esplorazione del nostro territorio destinate a bambini con disturbo dello spettro autistico, attività di Musicoterapia barca a vela giochi in spiaggia); “Progetto nonni civici”; “Centro estivo comunale”; “Tirocinio progetti Gol” con più di 20 persone coinvolte nella vita amministrativa e sociale; “Corsi gratuiti di inglese”; “Corso di alfabetizzazione per stranieri della lingua italiana”; “Festival della terza età” (anziani); “il progetto al mio fianco” (un doposcuola comunale gratuito che avvieremo nuovamente a breve). Tra i riconoscimenti ottenuti possiamo citare la bandiera blu per accoglienza bambini con lo spettro autistico. Un attestato ufficiale di impegno per le problematiche sociali. Tutto questo nonostante una carenza sistemica dei servizi sociale nel Piano di Zona S8. Basti pensare che il Comune di Castellabate da più di un anno sta richiedendo al Piano di Zona l’assegnazione di un assistente sociale, figura fondamentale anche per garantire gli aiuti minimi alla cittadinanza. Anche per queste ragioni il Comune di Castellabate ha bandito e sta per espletare un concorso per assistente sociali a tempo pieno”.
Quale è la situazione delle scuole a Castellabate?
“Sicuramente tra gli obiettivi più concreti vi è l’apertura del nuovo Polo Scolastico a Santa Maria di Castellabate. Una struttura completamente nuova e già quasi ultimata che, dopo alcuni problemi burocratici non dovuti alla nostra volontà o azione, è vicina alla sua piena realizzazione con la ripresa degli interventi necessari. Abbiamo sempre garantito il diritto allo studio dei nostri piccoli cittadini investendo nostre risorse nelle strutture già presenti sul territorio. In tre anni abbiamo investito più di 300.000 mila euro. Garantiamo a tutti i ragazzi con disabilità la figura dell’assistente alla comunicazione per tutto l’anno scolastico e l’educatrice che affianca l’insegnante di sostengo. Abbiamo costantemente pensato al benessere dei piccoli aderendo a diversi programmi del catalogo aziendale dell’Asl con i programmi “Star bene Insieme e Sane relazioni” (Attività di educazione finalizzate alla prevenzione del bullismo e contrasto all’obesità in età scolare). Abbiamo istituito le Borse di studio per studenti meritevoli, così come abbiamo garantito la fornitura gratuita dei libri di testo. Insomma un’attività incessante e proficua. Molte attività sociali sono state realizzate grazie alla creazione di un fondo di bilancio comunale che si alimenta con la rinuncia delle indennità da parte della Giunta. Ogni mese un componente della Giunta rinuncia alla propria indennità. Un’azione che abbiamo fatto proprio per investire più risorse nel sociale. A supporto delle fasce più deboli. La nostra missione è quella di poter raggiungere chiunque si trovi in difficoltà e di essere un punto di riferimento per le fasce più deboli”.
Da giovane politica, cosa si sente di dire alle nuove generazioni?
“L’importanza di partecipare alla vita politica è sempre stato un tema particolarmente sentito. I dati dimostrano che l’impegno politico delle nuove generazioni si è, infatti, configurato nell’ultimo decennio come sempre più basso e superficiale, tanto da attribuire alla nuova generazione etichette quali “generazione in crisi”, “figlia del disincanto” oppure “generazione invisibile”. Ciò ha favorito anche un incremento nella sfiducia per le istituzioni sociali e politiche, percepite come distanti e scarsamente interessate alle problematiche legate alla condizione giovanile. Quello che bisogna fare è creare spazi di confronto, educare i giovani cittadini alla cittadinanza attiva, alla partecipazione, alla difesa dei propri diritti. La politica non è qualcosa di distante o riservato a pochi, ma riguarda tutti noi, ogni giorno. Il futuro si costruisce con il coraggio di credere nei propri valori e con la determinazione di trasformarli in azioni concrete. Il cambiamento non avviene da solo: ha bisogno di idee, di impegno e di persone disposte a mettersi in gioco”.
Marianna Carbutti domani: dove e come si vede?
“Come diceva Roosevelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei proprio sogni”. Credo fermamente che una comunità forte si costruisca sul benessere di tutti, e per questo continuerò a lavorare per garantire a tutti i cittadini, a partire dalle fasce più fragili, le opportunità e il supporto di cui hanno bisogno. Il mio lavoro da assistente sociale mi insegna che bisogna sempre lavorare per costruire una rete di supporto che possa rispondere alle sfide future, mantenendo al centro l’umanità e la dignità di ogni individuo”.