Con l’avvio dei lavori alla condotta idrica nel comune di Castellabate, si riaccende la questione della gestione del servizio idrico integrato da parte di Consac sul territorio comunale.
Tra le promesse della campagna elettorale dell’attuale primo cittadino Marco Rizzo c’era proprio la rescissione della convenzione con Consac, l’ente che gestisce l’erogazione idrica. Cosa che effettivamente è avvenuta durante un consiglio comunale particolarmente acceso dello scorso dicembre. L’ente con sede a Vallo della Lucania, però, ha trascinato il comune al Tar, uscendo anche vincitore.
«L’attuale amministrazione incalzata da noi della minoranza – dice il consigliere – ha dato il proprio assenso ad una delibera “farsa” e priva di qualsiasi fondamento giuridico e valenza amministrativa. Nel deliberato, tra i tanti punti magici che si susseguono, si arriva ad una ad un punto ben preciso – spiega – qualora la nuova amministrazione non dovesse riuscire ad affidare il servizio idrico integrato ad un nuovo soggetto, il servizio sarebbe stato gestito in house in proprio direttamente dal comune di Castellabate. Dal primo gennaio 2024 ad oggi, sono trascorsi ben cinque mesi e la gestione è ancora in capo a Consac e i cittadini del comune di Castellabate ricevono ancora la bollettazione da parte di Consac».
Il consigliere, capogruppo di “Castellabate al Centro”, come al suo solito non le manda certo a dire: «Pare che dal vicesindaco siano state riversate le colpe sugli uffici – aggiunge – in barba a tutte le regole della trasparenza che devono caratterizzare un ente comunale, non riesco a trovare la nota con la quale il vicesindaco invita l’ufficio tecnico a dare esecuzione a questa delibera di consiglio comunale e quindi immagino che ci sia l’avvicinarsi di un provvedimento disciplinare». Di Luccia, poi, fa un appello a Palazzo di Città: «Mi piacerebbe ascoltare e sapere il pensiero politico dell’attuale sindaco di Castellabate, dell’attuale assessore al ciclo idrico integrato, vorrei sapere cosa pensano rispetto a questa fantomatica situazione che si è venuta a creare poiché, per l’appunto, siamo in presenza di una promessa di campagna elettorale disattesa. I cittadini sono stati ingannati ancora una volta».
In ultimo, non manca un’ulteriore sferzata: «”O noi o Consac” diceva l’attuale amministrazione in campagna elettorale volta a sensibilizzare e a carpire qualche voto in più rispetto alle altre liste proprio per accaparrarsi la guida della città e di questo territorio. Ma ad oggi, cosa c’è di quella promessa?». La questione Consac in quel di Castellabate continua dunque a tenere banco e diviene ancora uno scontro politico tra maggioranza e opposizione, soprattutto perché lo è stato nella campagna elettorale del 2021, quando venne messa nei programmi elettorali delle vari fazioni che si contendevano la fascia tricolore.