Castel S. Giorgio. Il nuovo teatro comunale - Le Cronache Provincia
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Castel S. Giorgio. Il nuovo teatro comunale

Castel S. Giorgio. Il nuovo teatro comunale

Filippo Pio Bisaccia

Dopo 23 anni di attesa, polemiche sugli espropri, sui progetti e un lungo contenzioso in cui il comune ha pure avuto torto, riparte, modificato, il progetto del teatro comunale, trasformato in arena all’aperta, un parco giochi e anche un’area di sgambamento per cani. «Sabato mattina abbiamo dato il via ai lavori di recupero di un’opera incompiuta ereditata dal passato. Abbiamo posto fine ad una vergogna che durava da ben 23 anni. Una incompiuta che costituiva una macchia, un’onta al centro del nostro paese -ha dichiarato il sindaco Paola Lanzara – Finalmente, grazie al grande lavoro di squadra, amministrazione comunale, assessori, in particolare Domenico Sellitto Assessore ai Lavori Pubblici e tutto l’apparato tecnico burocratico della macchina comunale, siamo riusciti a mettere fine agli errori del passato ed a riscrivere il futuro di questa importante opera».Pur partendo da una idea vecchia di 23 anni, ma di cui si stavano perdendo i finanziamenti, il nuovo teatro comunale all’aperto rappresenta un’opera totalmente rinnovata e che sarà realizzata ex novo. Intorno all’arena scoperta che sarà dotata di un’area palco, di sedute e di servizi, compresi camerini e bagni, sorgerà un parco urbano che richiamerà le famiglie ma anche i giovani. Sull’argomento interviene anche l’assessore ai Lavori Pubblici vera anima del progetto, Mimmo Sellitto: “Tutt’intorno sarà realizzato un camminamento ciclo-pedonale e un’area del parco urbano sarà destinata anche agli amici a quattro zampe che avranno a disposizione uno spazio per lo sgambamento – dice Sellitto – Un’opera che ci consentirà di rispondere a svariate esigenze e che costituirà un altro importante tassello per la crescita del nostro territorio” Col chiaro intento provocatorio il Pd di Castel San Giorgio proprio sabato aveva polemizzato con l’inaugurazione facendo uscire un manifesto in cui rivendicava ai precedenti sindaci Pd il merito del progetto. Va ricordato che il Pd è il partito della stessa sindaca Paola Lanzara, ma una parte non perde occasioni per lanciare strali contro la prima cittadina. Peccato che proprio il Pd ha dimenticato di scrivere sui manifesti che furono sindaci Pd a procedere agli espropri su cui ci fu anche un pesante esproprio in Procura e che per gli errori marchiani nel progetto, di cui si accorse la ditta costruttrice, il comune soccombendo, ha dovuto affrontare piu’ di dieci anni di contenzioso e un dispendio enorme di risorse pubbliche. Infatti nonostante l’idea, da allora sono passati anni e l’opera non era mai ripartita. Ergo il Pd va fiero della stasi ventennale. Ma la prima cittadina ha replicato perentoria e sarcastica: «Alle chiacchiere rispondiamo, ancora una volta, solo con i fatti». Sul piano politico, infatti, qualcuno tra i presenti, sabato, commentava: “A certa gente può dare fastidio, ma il tempo passa e specie alcuni che si definiscono padri nobili dovrebbero evitare di fare come Saturno che mangiava i propri figli come Goya dipinge nel suo quadro, e dovrebbero invece domandarsi come mai non hanno mai allevato una classe dirigente nuova e giovane. Già solo per questo la loro politica potrebbe essere definita fallimentare”.