di Redazione Cronache
L’idea di sospendere la prescrizione “non mi convince. E’ opportuno mettere mano sull’argomento e di questo devo dare atto al ministro Bonafede, ma l’idea di allungare sine die i tempi del processo e’ prima di tutto in contrasto con la Costituzione e con il principio di ragionevole durata. Soprattutto avrebbe l’effetto opposto di rendere molto meno veloci i tempi dei processi”. Lo ha detto il presidente dell’Anac Raffaele Cantone commentando l’ipotesi di sospensione della prescrizione contenuta nel ddl anticorruzione. “Alla fine -ha commentato Cantonecon la certezza che i processi non si prescriveranno, non si svolgeranno mai. Noi invece abbiamo la necessita’ che i processi si facciano e si stabilisca in tempi rapidi chi e’ colpevole e chi innocente, non tra vent’anni. Serve una giustizia veloce che consenta di avere effetti, come il famoso daspo, che abbiano un senso. In questo senso nella legge c’e’ una contraddizione: rafforziamo le pene accessorie ma rischiamo di allungare i tempi della decisione e quindi le pene accessorie non si applicherano mai”. “Io penso che il condono sia disastroso in generale, sia quello fiscale che quello edilizio o previdenziale. Mortifica le persone perbene e manda un segnale di accomodamento che non va bene”. L’ex magistrato ha risposto ai giornalisti: “Non voglio parlare del condono di Ischia, perche’ e’ giusto aspettare il testo definitivo. Ma in generale -ha detto- i condoni edilizi e fiscali sono anche difficili da tradurre: quando andiamo all’estero e ne parliamo non capiscono, perche’ non sono proprio nella tradizione giuridica dei Paesi occidentali. L’idea del condono è che qualcuno sbaglia e poi trova un modo per arrivare a una soluzione mortificando le tante persone perbene che fanno dei sacrifici per rimanere nelle regole e poi si vedono superati da quelli che non rispettano le regole”. Nella lotta alla violenza e alla criminalita’ minorile in Italia “non si investe affatto, e’ un tema che si fa finta che non esista, si pensa che sia solo napoletano o del meridione”. Ha continuato Raffale Cantone a margine della presentazione del libro “Napoli e la violenza giovanile”, di Antonio Mattone, a Napoli. “Ormai la criminalita’ organizzata -ha detto Cantone- da tempo ha assoldato minori che spesso sono diventati non solo i soldati ma anche i capi di organizzazioni criminali. C’e’ stato un ringiovanimento criminale enorme, che e’ frutto di una serie di fatti che si verificano da tempo e nei confronti dei quali non c’e’ attenzione. Non c’e’ infatti da tempo nessun tentativo di occuparsi di un mondo di ragazzi che non vanno a scuola, di quartieri senza scolarizzazione e i risultati sono anche questi”. Infine sui Codice appalti: “Moltissime cose nel codice degli appalti sono migliorabili ma ricordiamo che con questo codice negli ultimi tempi c’e’ stato un boom degli appalti che e’ difficile ripetere. Ci dicono che deve essere cambiato, se si fanno modifiche che evitano che qualcuno possa fare affari o ruberie e’ una cosa positiva”.