“Rispetto alla programmazione precedente, nel patto per la Campania manca un miliardo di fondi. Erano 11 miliardi e sono diventati 9.8”. Lo ha detto Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio Regionale ed ex presidente della Giunta regionale, analizzando il Patto per la Campania siglato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal governatore Vincenzo De Luca domenica scorsa. “Il miliardo manca – spiega Caldoro – proprio dove dice il governatore della Puglia Emiliano, nel Fondo di Sviluppo e Coesione. Ricordo che anche io feci una battaglia contro l’allora sottosegretario Delrio quando vidi che l’Fsc diminuiva, ma l’aggressione al fondo è iniziato con Tremonti e poi proseguito, tutti pronti a prendere da questo salvadanaio”. In particolare sul Patto per la Campania, Caldoro ha sottolineato che sull’ecologia, in Campania: “E’ preoccupante che nel patto manchino 600 milioni di euro sulle bonifiche su cui noi avevamo puntato nella nostra programmazione. Si è preferito puntare sulla rimozione delle ecoballe con 250 milioni, ma le ecoballe sono là da venti, si tratta di materiale secco che non produce più danni e, soprattutto non produce neoplasie: le malattie gravi sono quelli degli interramenti di materiale tossico e nocivo, per cui avevamo puntato sulle bonifiche, da Resit, su cui è tutto fermo, a tutte le discariche regionali. Ma sicuramente è molto più facile togliere le ecoballe”. In generale Caldoro commentando il Patto per la Campania ha ringraziato “il presidente Renzi – ha detto – perché il piano conferma che la nostra impostazione sui grandi progetti e funzionava”. Sugli investimenti dei fondi, comunque, Caldoro ha sottolineato che: “E’ opportuno non dividersi ma non si può presentare ogni cosa come si fosse in una televendita: il 90% delle opere previste dal Patto erano già previsti. Il 75% dalla mia amministrazione, il 15% da quella precedente di Bassolino. Di nuovo, apportato da De Luca c’è solo la rimozione delle ecoballe e la metropolitana di Salerno, che noi non avevamo previsto perché pensiamo che se ne debbano occupare Le Ferrovie dello Stato”. Caldoro ha anche lanciato una stoccata diretta a Renzi: “Sarebbe stato opportuno fare queste presentazioni – ha detto – dopo le elezioni, non in piena campagna elettorale per il Comune di Napoli. In fondo aspettare un mese non avrebbe cambiato nulla”
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