di Monica De Santis
Più 28,4%. E’ questo il risultato finale registrato nel mese di maggio in Costa d’Amalfi, per quanto riguarda le presenze turistiche. Il mese parte col 38,8% e finisce con 73% di occupazione delle strutture alberghiere, una percentuale del 28,4% superiore a quella del 2019, quando sempre nel mese di maggio si registro il 45% dell’occupazione delle strutture. Ma non è tutto, l’aumento delle domande si registra anche nel mese di giugno, in modo particolare in occasione della Regata delle Repubbliche Marinare fche arriva al 38%. I dati provengono dalla piattaforma Destination Amalfi Coast attraverso la quale l’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi rileva e analizza i flussi turistici e l’offerta ricettiva della destinazione sul web. Lo studio della differenza tra le offerte di ricettività e affitti brevi disponibili e quelle vendute online nel corso del mese sui canali OTA (Online Travel Agency, i portali turistici), dà la misura della quota di ricettività saturata e di quella rimasta disponibile. Per la prima volta in Costiera viene condotto uno screening stabile del turismo, che sarà aggiornato mensilmente, per dare misura e strumenti di analisi e organizzazione della principale economia della zona. Dato questi che ovviamente lasciano molto soddisfatto il presidente dell’Associazione Distretto Turistico Andrea Ferraioli, che guardando questi numeri non prò far a meno di dire che si aspetta “una stagione di alti numeri. Oltre alle presenze, stiamo raccogliendo anche dati previsionali che ci parlano di una grande ondata di turisti in arrivo, superiore alle stagioni pre-pandemiche. L’appello del Distretto Turistico a tutti gli attori del territorio è di metterci a tavolino con i dati alla mano e coordinarci per affrontare questa ondata. Occorre pianificare e aiutarsi o rischiamo di aggravare problemi già esistenti. Rischiamo un’emergenza nei trasporti pubblici. Ad esempio, dovremmo cercare di trovare un accordo sull’ordinanza che impone la circolazione a targhe alterne almeno per garantire il passaggio a chi ha l’albergo prenotato, ai lavoratori, ad altri mezzi di trasporto pubblico oltre gli NCC. Bisogna prepararsi all’accoglienza con gli infopoint e con ogni servizio che possa aiutare a gestire i grossi flussi in arrivo”. L’analisi fatta dalla piattaforma Destination Amalfi Coast segna per il mese di maggio una curva in netta salita per le presenze turistiche. Si parte con il 38,8% registrato il 2 maggio; per passare al 46,4% del 9 maggio; e poi ancora 56,6% il 16 maggio; 65,5% il 23 maggio; e 73,4% al 30 maggio 2022. Il tutto per una occupazione media mensile del 55.8% sull’intero territorio della Costa d’Amalfi. Sempre secondo l’analisi le maggiori presenze sono state registrate a Positano dove è stato registrato il 69,6% delle occupazioni delle strutture. Segue Amalfi con il 61,9% delle strutture occupate, terza Praiano con il 59,7% e poi ancora Atrani con il 59,2%. Quinta posizione per Conca Dei Marini con il 53,2% delle presenze, poi Vietri sul Mare con il 44,6%, Ravello con il 44,0%, Scala con il 42,4%, Furore con il 41,3% delle presenze, Maiori: con il 40,7%, Minori con il 39,5%, Tramonti con il 33,9% delle presenze, penultima posizione per Agerola con il 32,6% delle presenze e ultima Cetara con il 29,6% delle strutture occupate Per quanto riguarda le presenze future , le premesse sono quelle di una curva in netta salita. Il rilievo dei dati fino al mese di settembre conferma che al momento le strutture ricettive su tutto il territorio della Costa d’Amalfi sono già sature al 54,3% e gli affitti brevi al 59,6%, con picchi del 90% registrati in alcune delle città costiere in questa prima parte di giugno. Secondo i dati sulla finestra di soggiorno, che indicano le date di check-in più richieste dai turisti, si è visto distintamente nel primo fine settimana di giugno un picco di domanda per la Costiera amalfitana. La pressione della domanda su giovedì 2 giugno, giorno di picco massimo, è stata del 34% più alta rispetto al giovedì precedente (26 maggio) e del 38% più alta rispetto a sabato 28 maggio. Per quanto riguarda il turismo estero , anche in questo caso dati interessanti provengono dal report di Lybra, che passando poi alla composizione del mercato così elenca: “Il mercato estero ha decisamente un peso maggiore (64,8%) rispetto a quello domestico (35,2%) . Dopo gli italiani, i turisti statunitensi sono quelli che hanno avuto un maggior peso nel periodo 1-5 giugno . Rappresentano il 18,6% di coloro che hanno cercato un pernottamento in questo periodo, con un trend di crescita del 15% nei due mesi precedenti l’evento. La seconda nazionalità estera più attiva è stata la Germania (9,8%); seguita da Regno Unito (8,1%), Francia (2,5%) e Canada (2,5%) . Inaspettatamente, appare anche il mercato cinese, con un peso sul totale dell’1,0%. I dati sulla permanenza media confermano la tendenza del week-end lungo, non solo tra gli italiani. Considerando che le date di check-in più selezionate sono state il 2 giugno e il 1° giugno, la permanenza media dei soggiorni cercati dai turisti è stata di 3,5 notti. Vi sono differenze tra le varie nazionalità: gli italiani, come i tedeschi e i francesi, hanno scelto soggiorni con una permanenza media di 2,7 notti; dato che aumenta per gli inglesi (3,6 notti), i canadesi (3,5 notti) e gli statunitensi (3,2 notti)”.