di Redazione Cronache
Un sopralluogo dei carabinieri della locale stazione alla struttura esterna del sito di compostaggio di Sassinoro e un controllo che potrebbe chiarire posizioni e dichiarazioni rispetto alla guerra in corso in sede legale, giudiziaria, politica e civile: ieri i militari hanno effettuato un controllo sul sito di stoccaggio della contrada in cui sorge l’area Pip di una città che conta poco più di 600 abitanti. “La munnezza tenetevela a Scafati”: gli avevano detto, ma i vertici della società New Vision sono concentrati sul progetto, nonostante il parere di antiproduttività economica stilato da due tecnici specializzati del settore. Davanti a questa anomalia, erano stati i rappresentanti del comitato civico “Rispetto e tutela del territorio” a presentare un esposto davanti alla Procura della Repubblica di Benevento sull’impianto realizzato da una società privata con il placet della Regione, ma con tutto il resto degli enti e delle città contrarie. Dopo la denuncia e anche l’incontro al Prefetto dello scorso venerdì, alla fine ieri i carabinieri hanno fatto un primo sopralluogo senza varcare la soglia della ditta. Intanto sul caso si è accesa l’attenzione della Procura Antimafia di Salerno. Ciò perchè nel gioco di nomi, cose e città, sono emerse sono quelle della società New Vision Srl che ha avuto l’autorizzazione regionale per realizzare l’impianto, nonostante il parere contrario di comuni del comprensorio, Provincia di Benevento e comunità Montana. I titolari sono tutti neofiti del settore rifiuti: ovvero Rosaria Longobardi (amministratrice unica della società), scafatese doc di nota famiglia di imprenditori, ex delegata nazionale del Pd a Pompei e parte attiva dei dem. Poi vi è suo marito Michele Genovese, neurochirurgo ex candidato sindaco in quota Pdl a Pompei, sua sorella Carmela Longobardi e la nipote, Maddalena Sessa, poco più che 30enne. Lady Longobardi, è madre di Diego Chirico, ex assessore della Giunta di Angelo Pasqualino Aliberti, sciolta per camorra. Fedelissimo dell’ex sindaco ora detenuto ai domiciliari per voto di scambio politico mafioso, l’avvocato Chirico risulta indagato insieme alla moglie Roberta Iovine (ex dipendente a tempo del piano di zona dell’Agro) nel procedimento Sarastra, per abuso d’ufficio. Nella New Vision srl, agli atti del comune di Sassinoro, Diego Chirico risulta come avvocato di fiducia. Nel mirino ci sono gli atti dell’iter autorizzativo presentato dalla società secondo cui – stando alla denuncia presentata davanti al Tribunale di Benevento – sarebbero emerse delle dichiarazioni falsate. Invece l’Antimafia Salernitana è interessata ai legami politici tra questi neo imprenditori del settore rifiuti, i politici regionali di centrodestra e centrosinistra, eventuali pressioni provenienti dalla zona di Scafati e anche su intrecci con altre inchieste.