Bilancio 2017 e partecipate. All’Asl i conti non tornano - Le Cronache
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Bilancio 2017 e partecipate. All’Asl i conti non tornano

Bilancio 2017 e partecipate. All’Asl i conti non tornano

«Gravi irregolarità in merito alla corretta iscrizione in bilancio di crediti e debiti; mancata definizione nella contabilità di magazzino del valore delle “rimanenze”; disequilibio patrimoniale e finanziario strutturale». Sono questi alcuni dei rilievi che muove la Corte dei Conti nei confronti dell’azienda sanitaria locale di Salerno per il bilancio di esercizio 2017. Ora il direttore generale avrà sessanta giorni per i provvedimenti correttivi per ripristinare gli equilibri di bilancio, già a partire dal Consuntivo 2018, se non ancora approvato, o nell’esercizio di bilancio in corso. Ma non è tutto, per quanto riguarda la gestione del magazzino, la sezione di controllo della Corte dei Conti ha inviato gli atti alla procura contabile per accertare eventuali danni erariali. In particolare, «dalla relazione – evidenziano i giudici contabili – del Collegio dei Revisori in merito alla situazione del magazzino della Asl di Salerno si evince l’assenza di una attestazione del Dirigente incaricato in merito alla corrispondenza tra l’ammontare indicato in bilancio, pari a 33,8 milioni di euro, ed il valore reale delle rimanenze al 31 dicembre 2017». Secondo gli accertamenti ci sarebbe stata una variazione in aumento di oltre 5 milioni di euro. Riflettori accesi anche sulla partecipata “Radiosurgery center srl”. La società partecipata al 51 per cento, non avrebbe adempiuto a quanto stabilito dalle norme contabili in materia di ricognizioni per predisporre o meno l’eventuale dismissione. Perplessità, infine, sull’attendibilità dei crediti iscritti in bilancio nel 2017. In particolare «il Collegio ha evidenziato che rispetto al campione selezionato, che per l’esercizio 2017 risultava costituito da 100 nominativi di clienti (debiti) e 100 nominativi di fornitori (crediti), l’amministrazione era riuscita a contattare solo 76 ditte fornitrici/creditrici, di cui solo 16 fornivano opportuno riscontro».