Battipaglia, Zara: "Auspico dimissioni di massa" - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

È, come al solito, in primissima linea Fernando Zara, ex amministratore di Battipaglia che quando si tratta di parlare e di difendere la propria città non si tira mai indietro. Un’intervista a 360° su tanti temi caldi e soprattutto molto sentiti dalla popolazione.

Negli ultimi mesi, Battipaglia è stata al centro di diverse azioni giudiziarie. Quale è il Suo pensiero?

“Credo che quando c’è un terremoto giudiziario la classe politica debba prenderne atto. Qui mi pare che il primo deficit della classe politica di Battipaglia, comprendendo la prima cittadina Francese, è quella di non farlo. La mia posizione è molto chiara: i magistrati devono fare il proprio lavoro e lo dice chi ha subito quindici anni di processi senza nessuna condanna e ne parlo in prima persona. Credo che i magistrati debbano essere lasciati tranquilli per quanto riguarda il loro lavoro. Mi auguro per la città, per gli imprenditori inquisiti, per le famiglie, per coloro i quali hanno acquistato questi immobili, che tutto si risolva nel modo migliore perché non c’è da gioire mai, ed anche in politica, delle vicende o degli alti e bassi degli altri. Il mio giudizio sulla sindaca è profondamente negativo. Da anni denuncio la speculazione edilizia che in città è sortita, cioè che è venuta fuori con questi palazzi di sei piani che spuntano come funghi in diverse parti della città. La speculazione edilizia bella e buona in rapporto anche, soprattutto, al fatto che questa amministrazione, dopo dieci anni, non ha avuto il coraggio di approvare il Puc, cioè le nuove regole e le nuove norme per gestire, non soltanto dal punto di vista edilizio, ma dal punto di vista del sociale e del progresso della città, dando indicazioni precise per il futuro. Questo è il più grande fallimento. Poi c’è anche una speculazione pubblica. Abbiamo assistito ad abbattimenti e ricostruzioni di scuole investendo fondi pubblici nei quali anche lì c’è una speculazione evidente per un certo circuito di persone coinvolte tra i quali tecnici, imprese e quant’altro. Però anche qui spetta alla magistratura lavorare e non a me. In termini politici, speculazione pubblica e speculazione politica senza pensare al futuro della città di Battipaglia è il fallimento più completo che un’amministrazione potrebbe avere”.

Ha detto che l’amministrazione non prende atto delle inchieste: cosa vuol dire?

“Vuol dire che tutto passa come l’olio sul marmo. Il terremoto è non è di poco conto perché quando vengono sequestrati immobili, uno di questi adesso di sequestrato, quando vengono fatti accuse di scambio di voto elettorale fra consiglieri comunali, imprenditori, ex sindaci e un sindaco in carica, bisognerebbe prenderne coscienza e muoversi in modo diverso. Penso a una presa d’atto del fallimento dell’amministrazione in termini politico-amministrativi e a dimissioni di massa da parte del consiglio comunale oppure a invertire la tendenza, cioè prendere atto che le vecchie regole non hanno salvaguardato gli imprenditori e le famiglie di Battipaglia e quindi cacciare fuori dal cassetto, dove viene ben nascosto, il nuovo piano regolatore. Il Puc è stato portato all’attenzione della giunta, poi del consiglio, poi ritirato, poi messo nel cassetto e quindi l’atto successivo dovrebbe essere quello delle dimissioni che tutelerebbe un po’ tutta la città, visto che questa amministrazione è oramai in conclusione. Sono rimasti quindici mesi di effettiva amministrazione, più la proroga voluta dal governo, e sarebbe auspicabile la fine anzi tempo di questa amministrazione fallimentare”.

Emergenza sicurezza: nell’ultima intervista (agosto 2024, ndr) era una criticità che oggi si è acuita…

“Una delle problematiche che aggredisce Battipaglia in questo momento, molto di più di altre città. Il centro è in mano a turbe di extracomunitari che l’hanno conquistata anche commercialmente. Sono 9mila gli extracomunitari che vivono in città senza una vera integrazione. Risse, spaccio, alterchi, avvengono nelle ore notturne e in quelle diurne nel centro cittadino. Il problema può essere risolto con quattro punti: assunzioni di vigili urbani senza “amichettismo”, pattuglie di forze dell’ordine nei quartieri, ritornare alla figura del portiere dei palazzi ed infine un censimento di quegli stranieri che vivono qui. Spiego quest’ultimo elemento: dove abitano, dove lavorano, cosa fanno. Sono tutte domande a cui dobbiamo dare una risposta”.

L’amministrazione Francese, con grande presenza dell’assessore Francesca Napoli, ha vietato l’alcol nelle ore serali…

“Un’altra barzelletta. Questa è un’appendice del problema, un fatto marginale, non risolve il problema, è una barzelletta, la definisco una barzelletta in un in un contesto dinamicamente messo in sicurezza, può andare bene anche questo, ma non questa è la coda del problema, non è il corpo del problema”.

Amministrative 2027: cosa farà Fernando Zara?

“Io sono il candidato sindaco di Forza Italia. questo, però, non vuol dire che mi devo candidare ad ogni costo. C’è una coalizione di centrodestra e ci sono i candidati di altri partiti come, ad esempio, Michele Gioia per Fratelli d’Italia. Quella coalizione sarà unita e chi la guiderà sarà scelto insieme. Se dovessi essere io, sono pronto ma se non dovessi essere io, sarà pronto ad una candidatura a supporto e a lavorare per la squadra che concorrerà alle elezioni”.

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