Una vera e propria emergenza sicurezza attanaglia il comune capofila della Piana del Sele; o almeno questo è il sentore diffuso fra i cittadini battipagliesi che da lunga data lamentano il detrimento delle condizioni di vita all’interno dei confini del territorio comunale. L’amministrazione locale, quindi, ormai da tempo si ritrova a dover fare i conti con molteplici e veementi sollecitazioni di intervento sul tema. Proprio una di queste, formalizzata il 15 ottobre scorso in una richiesta di convocazione del Consiglio comunale, ha portato Angelo Cappelli, presidente dell’assise cittadina, a radunare i componenti di quest’ultima in data lunedì 11 novembre presso l’aula consiliare di palazzo di città, fissando l’inizio dei lavori per le 18:00. Per l’occasione, la partecipazione al consiglio monotematico, cioè interamente dedicato alla discussione delle “problematiche inerenti la questione sicurezza in città”, è stata estesa a tutti i dirigenti degli uffici di pubblica sicurezza della città.
È, tuttavia, ipotizzabile che questi, unitamente agli abituali componenti del consiglio comunale, non saranno gli unici presenti alla discussione. La seduta sarà infatti aperta e presumibilmente vedrà la partecipazione in persona da parte di diversi cittadini interessati alla questione. Una situazione forse non dissimile, i termini di presenza, a quella avutasi nella vivace seduta, per utilizzare un eufemismo, del 14 ottobre scorso, occasione nella quale un folto gruppo di residenti, un po’ a sorpresa, ha varcato le porte dell’aula nella quale si teneva il consiglio chiedendo a gran voce, letteralmente, delle misure in grado di garantire alle famiglie battipagliesi un certo senso di protezione. Tra le proposte quella dell’intervento dell’esercito sul territorio piuttosto che l’organizzazione di ronde di civili.
Principale oggetto delle rimostranze dei cittadini in protesta, proprio in quell’occasione la Sindaca Cecilia Francese, dopo aver reso pubblica la partecipazione ad un tavolo congiunto tenutosi in quella stessa mattina sul tema pubblica sicurezza con polizia di stato, carabinieri e polizia municipale, aveva sottolineato come il problema non è affatto un’esclusiva battipagliese ma una criticità omogeneamente diffusa finanche su scala nazionale. Una questione, come evidenziato dalla prima cittadina, che affonda le proprie radici in larga parte nella scarsa disponibilità di agenti delle forze dell’ordine. Questione, tra l’altro, che ha toccato l’assise anche da molto vicino. Il riferimento è al furto consumato qualche settimana fa nell’abitazione familiare del consigliere di minoranza Giuseppe Provenza in zona Serroni Alto. La singolare refurtiva: un giubbotto di pelle di proprietà dell’uomo.
Decisamente più corposa quella ottenuta da una squadra di ladri ai danni di un caseificio situato in via Belvedere. Portata via la cassa automatica del punto vendita, i malviventi hanno sottratto all’attività una somma di circa € 10000. Qualche giorno prima, un caso analogo aveva interessato una pizzeria sita nella stessa via. Ultimo in ordine cronologico, il tentato furto di un’auto nel quartiere Sant’Anna, sventato solo dal block shaft. Qualsiasi siano i motivi, purtroppo, va quindi rilevato come le notizie riguardanti furti e atti di violenza non sono rari fra le pagine dei quotidiani.
Andrea Verderame