Falci. : Ordine avvocati: dopo la caduta del Presidente ora tocca al Consiglio - Le Cronache Ultimora
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Falci. : Ordine avvocati: dopo la caduta del Presidente ora tocca al Consiglio

Falci. : Ordine avvocati: dopo la caduta del Presidente ora tocca al Consiglio

di Erika Noschese

«Il mio auspicio è che, quanto accaduto con riguardo nostro Presidente, imponga al legislatore di prevedere che in ipotesi di decadenza del Consigliere con funzioni di Presidente si determini la decadenza dell’intero Consiglio e si proceda a nuove elezioni, oggi, però, per l’attuale normativa non è possibile e non lo ritengo giusto». Lo ha dichiarato l’avvocato Massimo Falci, commentando la decadenza del presidente dell’ordine degli avvocati Gaetano Paolino. Nei giorni scorsi, infatti, il Consiglio nazionale forense ha infatti annullato la proclamazione degli eletti per il quadriennio 2023/2026 del Foro salernitano, per quel che concerne la presidenza e la precedente delibera di ammissione della candidatura dello stesso avvocato Paolino. Accolto, dunque, il ricorso presentato dagli avvocati Maura De Angelis, Francesca Di Renna, Gennaro Greco, Remo Fabio Pipi e Saverio Vignola, secondo cui Paolino non era candidabile.
Avvocato Falci, ordine degli avvocati: tutto da rifare. Paolino è decaduto dalla carica…
«Ho espresso la mia solidarietà all’ avv. Gaetano Paolino in merito alla decadenza dalla carica di Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno deliberata dal Consiglio Nazionale Forense, a seguito di dibattuto iter giudiziario. Prendo atto delle dichiarazioni pubbliche dell’avv. Paolino allorquando si duole che, per la sua vicenda, non è stato preso in considerazione un principio enunciato dalla Cassazione a Sezioni Unite nell’ agosto 2024 in merito ad identica questione relativa alla elezione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto. Evidentemente vi è stata disparità di pronunciamenti per casi identici, il che non è giusto, tuttavia si deve prendere atto della decisone del C.N.F. ed accettarla».
Da avvocato, come legge questa situazione e quali sono i passaggi da fare ora?
«Da avvocato devo rispondere secondo legge ed a tal proposito è la Legge 31dicembre 2012 n. 247 che detta le regole per le elezioni dei componenti dei Consigli. Segnatamente è stabilito all’ art. 28 che in caso di morte, dimissioni, decadenza, impedimento permanente per qualsiasi causa di uno o più consiglieri, subentra il primo dei non eletti, nel rispetto e mantenimento dell’equilibrio dei generi. Questo è ciò che detta la legge e ciò che accadrà, questi sono i passaggi da fare ora, ossia l’ indicazione del nuovo Presidente ed il subentro in Consiglio del primo dei non eletti, tuttavia io pongo una questione morale e di opportunità, la Classe Forense salernitana ha votato una lista, che ha avuto la maggioranza, con Presidente l’ avv. Gaetano Paolino e adesso non può trovarsi un altro Presidente, chiunque esso sia, difatti il Presidente indica un programma, una linea, un progetto e tali indicazioni, al momento delle elezioni,  gli avvocati salernitani le hanno ricevute dal candidato Presidente Paolino e non da un altro. Il mio auspicio è che, quanto accaduto con riguardo nostro Presidente, imponga al legislatore di modificare l’art. 28 della L. 247/2012 nel senso di prevedere che in ipotesi di decadenza del Consigliere con funzioni di Presidente si determini la decadenza dell’intero Consiglio e si proceda a nuove elezioni, oggi, però, per l’attuale normativa non è possibile e non lo ritengo giusto».
Quali sono le criticità che oggi vive la sua categoria?
«Sono molteplici. L’Associazione LAS, liberi avvocati salernitani, di cui sono vicepresidente, il 30 maggio di quest’ anno ha promosso un flash mob dinanzi la Cittadella Giudiziaria ed ha inteso così sottoporre all’ attenzione pubblica ed all’ attenzione del COA, delle Presidenze di Corte di Appello e Tribunale i numerosi diritti della Classe Forense costantemente disattesi. Abbiamo rivendicato il diritto alla più celere ammissione e successiva liquidazione dei compensi per i difensori di persone ammesse al gratuito patrocinio e per i difensori di ufficio; trattatasi di una rivendicazione di giustizia non solo per la Classe Forense, svilita nel ruolo dai notevoli ritardi nella gestione delle suddette pratiche da parte degli organi giudiziari preposti. Nel settore civile, abbiamo richiesto il potenziamento del sistema di cablaggio della rete internet presso l’attuale sede dell’Ufficio del Giudice di Pace di Salerno, sita nello storico edificio dell’ex Tribunale in Corso Garibaldi, al fine di consentire agli avvocati la predisposizione delle note di diritto pratico durante le udienze. Con la riforma Cartabia la verbalizzazione delle istanze da sottoporre al Giudice in udienza può avvenire in via telematica, purtroppo presso la sede del Giudice di Pace di Salerno gli avvocati sono costretti ad allontanarsi dalla aule giudiziarie, per mancanza di linea internet, e portarsi all’ esterno dell’edificio per predisporre le note di diritto pratico, con notevole disagio, determinando una situazione grottesca  e poco decorosa. Quanto meno si dotasse il vecchio Palazzo di Giustizia di un sistema wi fi dedicato agli avvocati di modo che possano verbalizzare le loro richieste nell’ aula di udienza. A proposito, poi, della destinazione del vecchio Palazzo di Giustizia, la Classe Forense rivendica l’utilizzo dell’edificio esclusivamente per le funzioni giudiziarie, mantenendo ivi l’Ufficio del Giudice di Pace, con il miglioramento della rete internet, nonché gli Ufficiali Giudiziari che già vi stazionano e portandovi il Tar e la Corte di Giustizia Tributaria. Personalmente, quale vicepresidente della Associazione Liberi Avvocati Salernitani, ho richiesto di dotare la Cittadella Giudiziaria di un presidio sanitario; tanto a seguito di un decesso di un noto professionista medico legale, avvenuto nella scorsa estate all’ ingresso della Cittadella, che ha destato molto clamore e dispiacere, in quanto un defibrillatore o un pronto intervento sanitario avrebbe potuto salvare la vita al professionista».
Cosa si aspetta dal nuovo presidente e quali, secondo lei, le priorità per la sua categoria?
«Mi aspetto che il nuovo Presidente ascolti tutte le associazioni forensi e sia più collaborativo con esse. Le nostre rivendicazioni sono costruttive e tendono a migliorare il lavoro e prestigio della Classe Forense salernitana. Come Associazione Las abbiamo inviato una nota al Coa la scorsa estate, enumerando le criticità della nostra categoria, che ho riassunto innanzi ed indicando, in ottica collaborativa, anche le possibili soluzioni, ma ancora non abbiamo ricevuto risposta ed attenzione».
Mi permetto un passaggio diverso: Omicidio Vassallo, da avvocato come legge la notizia di due esponenti delle forze dell’ordine coinvolti?
«Finalmente sta venendo alla luce, dopo 14 anni, una verità sull’ omicidio Vassallo. L’ encomiabile persona nonché apprezzato amministratore che è stato il Sindaco di Pollica e soprattutto un sentimento di giustizia impongono la ricerca della verità e dei colpevoli; quanto al coinvolgimento delle forze dell’ordine, da garantista, attendo l’esito del processo e solo in seguito potrò esprimere valutazioni».