Battipaglia: i commissari liberano altre case. - Le Cronache
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Battipaglia: i commissari liberano altre case.

Battipaglia: i commissari liberano altre case.

di Carmine LANDI

BATTIPAGLIA. Il Comune libera altre case.

Nella mattinata di ieri, una task-force municipale ha eseguito lo sgombero coatto di un immobile privato illegittimamente occupato per riconsegnarne le chiavi ai legittimi proprietari.

In questo modo, gli agenti di polizia municipale, capitanati dal comandante Giorgio Cerruti, e alcuni dipendenti dell’area tecnica di Palazzo di Città, hanno tenuto fede a un’ordinanza del 2013, sottoscritta dall’allora commissario prefettizio, Mario Rosario Ruffo.

L’appartamento appena sgomberato si trova all’interno 4 del secondo piano di una palazzina di via Francesco Spirito, storica traversa di via Roma, e vi risiedeva Concetta Caprio, la donna che capitanò gli occupanti degli alloggi comunali di viale Principe Manfredi.

La vicenda, che si protrasse per più d’un anno e mezzo, dai primi mesi del 2012 al finir del 2013, vide alcune famiglie prendere abusivamente possesso, a discapito dei legittimi assegnatari, delle case popolari edificate nel cuore del quartiere Sant’Anna.

Quando, nell’ottobre del 2013, ordinò lo sgombero degli alloggi, Ruffo venne incontro alle esigenze di alcuni occupanti: mentre qualcuno fu collocato all’interno degli immobili comunali dello stadio Pastena e degli uffici municipali di via Plava, per qualcun altro, per disagio abitativo, furono presi provvisoriamente in locazione degli appartamenti di proprietà di privati.

E proprio nell’ultima dele due fasce – all’epoca, tuttavia, non s’era prevista una così lunga protrazione della domiciliazione straordinaria – rientrava il caso della Caprio: ieri mattina, i caschi bianchi e gli uomini del Comune hanno constatato che la signora non era in casa, hanno forzato la porta di ingresso e, varcata la soglia del domicilio, hanno preso atto delle poche masserizie che c’erano. Su quei beni, che oggi saranno riconsegnati alla signora Caprio, è stato fatto uno stato di consistenza. A quel punto, le chiavi sono tornate tra le mani dei proprietari.

Erano sei le abitazioni all’interno della palazzina di via Spirito per le quali il Comune corrispondeva il canone di fitto ai fratelli De Santis, che, tra l’altro, si contendono da anni l’eredità dei beni.  Lo sgombero eseguito nella giornata di ieri, tuttavia, è l’ultimo di quei sei: il Comune, allora, non pagherà più nulla per la palazzina di via Spirito.

Gerlando Iorio, Ada Ferrara e Carlo Picone, membri della commissione straordinaria che tiene le redini dell’amministrazione, dimostrano così di aver particolarmente a cuore l’affaire abitazioni. Negli ultimi giorni, infatti, la triade ha liberato l’intero stadio Pastena, all’interno del quale risiedevano tra i 6 e i 7 nuclei familiari, e quasi tutti gli immobili di via Plava: qui è rimasta soltanto una famiglia, che, tuttavia, dovrebbe fare i bagagli in settimana. Sono meno di cinque gli altri alloggi – di proprietà dei privati – ancora occupati: a stretto giro di posta, Iorio e i suoi libereranno pure quelli.

Sgomberare queste case, d’altronde, ha una duplice valenza. Da un lato, infatti, i battipagliesi si liberano d’un considerevole fardello economico; dall’altro, è morale il peso che va via, ché negli ultimi anni, in città, di occupazioni e delle conseguenti faide intestine s’è parlato tanto. Anche troppo.