di Rosa Coppola
Funzionario della Asl Salerno di Nocera Inferiore si sarebbe assentato dall’Ufficio, in modo ingiustificato, per un debito orario poco inferiore ai centomila euro: chiuse le indagini, partono tre avvisi di garanzia. Destinatari dei provvedimenti (Giudice per le indagini preliminari, Luigi Levita – sostituto procuratore Gaetana Amoruso) sono Federico Bergaminelli, avvocato, dipendente della Azienda sanitaria con sede in via Ricco a Nocera Inferiore, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato; Francesco Avitabile, direttore dell’ufficio Risorse umane, ed Eliana Ambrosio, direttore degli Affari generali: entrambi devono rispondere di omesso controllo. Secondo l’impianto accusatorio i due dirigenti non avrebbero in alcun modo beneficiato dell’ipotetico indebito economico operato da Bergaminelli; Avitabile avrebbe tentato anche un controllo (però secondo la Procura “tardivo”) al quale, comunque, non avrebbe dato seguito per il recupero delle somme. L’indagato Bergaminelli, per il quale è scattato il sequestro preventivo, anche per equivalente del denaro e dei beni pari alla somma contestata, deve rispondere di truffa aggravata essendosi assentato dall’ufficio di via Ricco senza alcuna autorizzazione. Le indagini, condotte in modo certosino e nel più stretto riserbo dai carabinieri del Gruppo territoriale di Nocera Inferiore, hanno coperto un periodo di tempo molto ampio: le carte che proverebbero le assenze dell’avvocato vanno dal 2015 al 2018. I cartellini e la relativa documentazione aziendale riporterebbe “buchi” per circa mille ore nel 2015; assenze consistenti per i primi sei mesi del 2016, e circa 3mila ore fino al mese di giugno 2018. Complessivamente, oltre cinquemila ore per un guadagno di poco inferiore ai centomila euro. In campo, insieme ai carabinieri e alla Procura di Nocera, anche la Corte dei Conti chiamata a fare luce sull’accaduto. I precedenti. Casi simili o uguali si sono già verificati. La differenza sta tra chi timbra e va altrove e chi non timbra proprio. Il fenomeno che comunemente si definisce dei “furbetti del cartellino” resta quello più frequente. Nel maggio dell’anno scorso, otto persone, tra medici, un infermiere e funzionari amministrativi, tutti del distretto Asl di Materdomini di Nocera Superiore, finirono nel mirino per presunto assenteismo (dicembre 2017 fino a gennaio 2018). L’indagine nacque dalla denuncia di un dipendente di una ditta di pulizie secondo il quale alcuni dipendenti avrebbero registrato la propria presenza con il badge, per poi allontanarsi dal posto di lavoro senza motivo. Nella Asl come al ‘Ruggi’ di Salerno assurto agli onori della cronaca nazionale per una maxi indagine finita tra licenziamenti e richieste di archiviazione.