Doveva essere soltanto uno strumento per rilevazioni del traffico veicolare sulla Cilentana, ma diventerà un autovelox. Lo ha deciso la giunta comunale, ad esclusione del vicesindaco Maria Giovanna D’Arienzo, su proposta del primo cittadino Roberto Antonio Mutalipassi che dunque smentisce quanto da lui stesso asserito. Le parole pronunciate in diretta durante la rassegna stampa del canale televisivo InfoCilento erano molto chiare, ma dopo essere tornato sui suoi stessi passi Mutalipassi adesso va dritto verso altri lidi.
L’autovelox sulla Cilentana tornerà, è tutto scritto in delibera, e questa decisione ha fatto scatenare il dibattito politico in città Di tali commenti abbiamo già scritto, ma adesso arriva anche quello meno istituzionale e molto più pungente dell’avvocato Giuseppe Russo come d’altronde è nel suo stile. «L’ho già detto – interviene – è un altro modo per fare cassa. Le telecamere messe sono state una buffonata perché oggi si parla di autovelox e non di velocità media. Se si hanno veramente a cuore il controllo della velocità e la salute delle persone sarebbero stati installati altri metodi di misurazione come per l’appunto il controllo della velocità media tra i due varchi di Agropoli nord e Agropoli sud. Siamo a favore della sicurezza stradale ma non di mettere le mani nelle tasche delle persone e questo che si sta facendo è esattamente ciò che si sta facendo. È la stessa cosa che si sta facendo a Capaccio Paestum con l’autovelox mobile nelle ore notturne, ma sappiamo bene che la matrice in questo caso è la stessa».
L’avvocato Giuseppe Russo, da sempre al fianco degli automobilisti vessati dalle multe, esprime il suo parere anche sul limite vigente sul tratto dove l’autovelox sarà attivo e cioè cinquanta chilometri all’ora: «Non si può autorizzare lì anche perché non è possibile installare una macchina fissa per quei limiti e dovrà essere l’Anas, competente sul tratto, ad aumentare il limite da cinquanta a settanta, ovviamente spiegandone i motivi. Se ciò avverrà – spiega con spirito di osservazione – vuol dire che la messa in sicurezza è completa e di conseguenza l’autovelox stesso sarà inutile. Siamo messi molto male – aggiunge il legale che già in passato è stato al fianco dei multati del fu autovelox agropolese voluto dall’allora sindaco Adamo Coppola – stiamo al di sotto della vergogna ed una parola peggiore di questa non c’è. È una situazione esecrabile ma non basta». In conclusione di intervento, l’avvocato Russo formula un appello agli agropolesi ed anche ai consiglieri comunali: «Fatemi pervenire le richieste fatte dal Comune di Agropoli agli enti come Prefettura e Anas, voi potete con un semplice accesso agli atti e poi da lì avvieremo la nostra battaglia. Arriva l’estate – conclude amaramente – servono i soldini per fare il tanto decantato turismo di qualità».