Non non si riescono a capire le modalità di assegnazione del personale infermieristico reclutato per sopperire alle centinaia di posti carenti con il rischio che nessuno accetti e le aree a rischio di collasso continuino ad essere trascurate e non attenzionate. Il fatto è tanto grave poiché dopo i preventivi contatti gli interessati si trovano a vedersi assegnati in servizi e strutture mai dichiarate carenti e addirittura verso servizi e presidi ritenuti in esubero da parte dell’Asl Salerno. La denuncia arriva dal Capo Dipartimento Sanità Pubblica e Privata Pietro Antonacchio e dal Segretario Provinciale Alfonso Della Porta. “Sapevano che ci sarebbe stata confusione poiché l’ente non ha un quadro esatto delle necessità aziendali, poiché se ciò non fosse vero avrebbe con trasparenza e legittimità individuate le postazioni da potenziare, attivata la mobilità interna e rappresentate le ipotesi di scelta in ordine preferenziale e favorita la libera scelta degli interessati utilizzando la posizione di ognuno rispettando la graduazione utile nelle graduatorie di riferimento. A più riprese abbiamo segnalata la necessità di attenzionare il fenomeno ma purtroppo le indicazioni impartite dalla direzione strategica vanno nel senso diametralmente opposto, mettendo gli stessi uffici preposti a governare tale procedura nella totale impossibilità a gestire il fenomeno con trasparenza e ordine. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso – dichiarano il Capo Dipartimento della Sanità Pubblica e Privata della Cisl Fp di Salerno Pietro Antonacchio e il Segretario Provinciale Alfonso Della Porta – e la misura è colma. Se l’ASL Salerno intende continuare con tale atteggiamento tendente a svilire il ruolo del sindacato e a mortificare i lavoratori saremo costretti ad aprire una grossa vertenza poiché logica e serietà sono i baluardi cu cui si possono praticare sane e costruttive relazioni sindacali”. Dalla lettera indirizzata ai vertici del Ruggi e al Prefetto di Salerno emerge infatti che “all’atto della scelta delle sedi da parte degli idonei utilmente collocati in graduatoria lo scorso 3 gennaio, codesta azienda ha reso disponibili le sedi liberatesi dalla mobilità interna con consequenziale scelta in ordine di graduatoria da parte dei risultati idonei senza però una specifica assegnazione creando quindi confusione nella scelta delle sedi dimostrando una disorganizzazione dei processi. In aggiunta, preme altresì segnalare, che per più sedi, erano disponibili molteplici possibilità di assegnazione ovvero posti per più servizi e allo stato, non si riesce a comprendere con quale criterio siano state predisposte le prese in carico dei singoli interessati alle singole unità operative. Pertanto, atteso che tale situazione non risulta accettabile poiché non trasparente ma arbitraria e confusionaria, si segnala l’obbligo di informare preventivamente le eventuali sedi specificatamente al momento della presa in carico al fine di dare piena autonomia decisionale agli interessati. Purtroppo la modalità procedurale messa in atto non è lineare ed arbitraria, fatto tanto più grave poiché era stata ampiamente rappresentata, nell’ambito del confronto negoziale alla direzione strategica che aveva mostrato di condividere le perplessità manifestate dalle organizzazioni sindacali”.
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