di Rosa Coppola
Apre il Pronto soccorso Covid dell’ospedale scafatese “Mauro Scarlato”: nel Percorso, però, manca la squadra deputata a trasportare i pazienti nei reparti o negli ambulatori dove eseguire gli esami. In realtà le unità ci sarebbero, come spiegano dal nosocomio individuato quale Coronavirus Hospital, mancherebbero le definizioni economiche. Forse in via di risoluzione. I tempi prevedono qualche giorno per approntare una determina che autorizzi unità di società esterne, già presenti in ospedale per altri servizi, a poter svolgere tale tipo e specifico servizio. In un quadro più generale, il cronoprogramma stilato dall’Asl Salerno, riportato in un comunicato ufficiale con date precise, prevedeva entro marzo la concretizzazione anche di altre iniziative. La seconda terapia intensiva e la lungodegenza: la prima ha quasi tutto, all’appello non ci sono gli arredi e il personale va riorganizzato; la seconda invece, in dirittura d’arrivo, registra ritardi sui lavori di riqualificazione. Malattie infettive, da Nocera Inferiore, è invece stato trasferito. Ricapitolando: posti letto disponibili, attivati, li troviamo in Infettivi, nella già presente Terapia intensiva (cinque) nella sub intensiva. La lungodegenza ne prevede una sessantina, quando sarà ultimata. Tornando al Pronto soccorso Covid, sarà coordinato dal chirurgo Rino Pauciulo coadiuvato da una squadra multidisciplinare di validi professionisti provenienti anche da altri ospedali, che hanno chiesto volutamente il trasferimento momentaneo per poter dare una mano.