di Alessia Bielli
Pandemia o non pandemia si è continuato a nascere, certo con i papà che non hanno avuto la gioia di ascoltare il primo vagito e le mamme sole solette ad attendere il lieto evento. E forse, anzì senza forse, proprio per questa condizione particolare la figura dell’ostetrica ha acquistato ancora di più valore ed importanza. Prima, durante e dopo il parto chi ha scelto come nobile professione quella di aiutare le partorieti è stato di fondamentale aiuto, soprattutto nelle lunghe settimane del lockdown. E’ una figura sempre importante che deve stare al passo con i tempi, adeguandosi alle nuove tecnologie ma con un punto fermo imprescindibile, dolcezza, amore e comprensione. All’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore in occasione della giornata internazione delle ostetriche 2022 è stato ribadito l’importanza del ruolo delle ostetrice anche in vista dell’apertura delle case di comunità. “Devo dire un grande grazie alle ostetriche – dice la dottoressa Carmen Muccione, presidente ordine provinciale delle ostetriche – che con tutto quello che è successo con questa pandemia molto faticosa, sono riuscite a stare accanto alle donne. Forse non come volevano loro, ma non è stato un nostro volere. Però si può pensare a rimodulare una sanità migliore. Ora il nostro Governatore sta fondando e fonderà case della salute anche su Salerno e mi auguro che questa possa essere l’occasione per poter ripensare alla salute femminile in tutto l’arco della vita. E soprattutto si potrebbe creare delle case maternità, dove la donna possa appropriarsi di nuovo del suo ruolo. E insieme al supporto dell’ostetrica, che è fondamentale nella gravidanza a basso rischio, possa effettivamente capire come riprendere il proprio protagonismo. Qualche servizio manca e quindi sicuramente noi sproneremo, affinchè questi cambiamenti avvengano in tempi brevi”. All’iniziativa tenutasi nella sala Colella, erano presenti tra gli altri anche la dottoressa Rosa Zampetti, responsabile della promozione per la salute dell’Asl di Salerno, Vittoria Cosentino, Giuseppe Calabrese referenti per la comunicazione dell’azienda sanitaria… “Ricorre il centenario della organizzazione internazionale delle ostetriche – ha detto il dottor Ferdinando Primiano, direttore sanitario dell’Asl – una figura di particolare rilievo professionale e molto specialistica. Noi siamo convinti che questo sia un tassello importante del mosaico che stiamo costruendo per il futuro che è già attuale della sanità e della grande riforma della sanità territoriale. Perchè sul territorio si gioca la grande partita della prevenzione, della promozione e soprattutto della prossimità per il cittadino e siamo sicuri che la figura dell’ostetrica sia la cerniera che ci farà entrare nei cuori delle donne per fare in modo che la sua salute e la salute del bambino possa passare attraverso il suo coinvolgimento diretto”. La figura dell’ostetrica di famiglia e di comunità è stato uno dei progetti che la federazione nazionale ostetriche ha lanciato già nel 2017, in occasione del congresso nazionale… “L’ostetrica per il suo ruolo – spiega la dottoressa Maria Vicario, consigliera della Federazione Nazionale – è presente in tutto il ciclo biologico sessuale riproduttivo della donna, può avere un ruolo importante, sia nella prevenzione, nella cura che nella riabilitazione. Oggi le donne vivono più a lungo, ma vivono peggio del sesso maschile. Quindi sono quelle che avrebbero più bisogno del supporto nell’ambito della riabilitazione che troppo spesso viene sacrificato rispetto alla cura. Quindi le ostetriche ben sanno come la tutela del perineo rappresenta la qualità di vita che può avere una donna. Spesso le donne oggi fanno un solo figlio, massimo due. Mentre il perineo dura tutta la vita, quindi bisogna tutelarlo, prima della gravidanza ed anche dopo”.